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Rissa in piazza a colpi di bottiglie e spranghe: scatta un'altra misura cautelare Video

Proseguono le indagini sulla rista di Corigliano Scalo



CORIGLIANO ROSSANO – 10 giu. 22 - Una nuova misura cautelare eseguita dai carabinieri del Reparto Territoriale, coordinati dal tenente colonnello Raffaele Giovinazzo. E' riferita alla rissa avvenuta lo scorso 1 giugno in via Nazionale allo Scalo di Corigliano. Il destinatario è uno degli indagati di nazionalità rumena. Sono quindi due gli stranieri ai quali il sostituto procuratore di Castrovillari, Giovanni Tedeschi, ha contestato i reati di rissa e di tentato omicidio. Si tratta di un 39enne e di un 25enne, presenti nella sera del 1 giugno scorso nella piazza in cui si è svolta la cruenta rissa. “In concorso tra di loro – si legge - compivano atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di A.G.. Dopo aver rotto una bottiglia di vetro al fine di utilizzarla come arma colpivano ripetutamente A.G. all’altezza dell’occhio e della gola e poi ripetutamente, sempre a mezzo della bottiglia in diverse zone vitali del corpo”. Da qui nasce la contestazione del tentato omicidio.



La vittima era stata ricoverata in ospedale in condizioni definite gravi. Nella tarda serata di mercoledì, i carabinieri della sezione operativa del nucleo operativo e radiomobile del reparto territoriale di Corigliano Rossano, hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Castrovillari, su richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta da Alessandro D'Alessio. Di fatto, sono state recepite le acquisizioni probatorie, maturate nel corso dell'incessante azione investigativa intrapresa dai militari. L'attività, ha consentito di ricostruire, a livello di gravità indiziaria ciò che è accaduto. In particolare, non solo la partecipazione dell'interessato alla rissa, ma anche il tentativo dell'indagato di attentare alla vita di un soggetto di nazionalità bulgara, rimasto gravemente ferito, successivamente costretto al ricovero ospedaliero. Il destinatario dell'ordinanza, dopo le formalità di rito, è stato posto al regime degli arresti domiciliari presso il proprio domicilio a disposizione dell'autorità giudiziaria competente. Come è noto, gli avvocati Antonio Pucci e Maria Sammarro hanno presentato ricorso al Tribunale del riesame di Catanzaro. Per i legali difensori, sarebbe da escludere la più pesante accusa di tentato omicidio. Ad altri tre bulgari di 22, 34 e 59 anni viene contestato il reato di rissa. I tre sono assistiti dall'avvocato di fiducia Luigi De Gaetano.



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