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Rifiuti: 18 licenziamenti, l'impianto di selezione di Bucita rischia la chiusura

La Cgil pronta ad avviare un'azione di protesta contro il preavviso di licenziamento e contro la chiusura dell'impianto che rischia di mettere in ginocchio lo Jonio cosentino



CORIGLIANO ROSSANO – 17 dic. 21 - Torna il problema dell'impianto di smaltimento rifiuti di Bucita a Rossano. La Cgil si dice pronta ad avviare la protesta a causa del preavviso di licenziamento che ha colpito 18 lavoratori. In più, a quanto pare saranno sospese le attività di conferimento dei rifiuti. Interviene Vincenzo Casciaro, segretario generale della Fp-Cgil del comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno. Il sindacato ha preannunciato clamorose forme di protesta davanti alla sede dell’impianto di Bucita. “Non possiamo consentire – si legge nella nota a firma di Vincenzo Casciaro - che i lavoratori, che da anni prestano un servizio eccellente per la comunità, possano essere licenziati da un momento all’altro, senza che si provi almeno ad individuare soluzioni idonee a garantire la continuità del servizio stesso, e quindi le attività lavorative da parte dei 18 dipendenti”. Inevitabile, la richiesta di coinvolgimento della politica locale ed eventualmente anche regionale. “La Fp-Cgil – si legge nella nota diffusa ieri - formula un pressante appello al sindaco della città di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, affinché si faccia promotore dell’incontro, sia nelle sua qualità di componente dell’Ato e di sindaco di città conferente, sia come rappresentante della città sede dell’impianto, che dalla sospensione del servizio di gestione potrebbe subire pesanti ripercussioni”.


La procedura di licenziamento dovrebbe partire dal primo gennaio prossimo. Riguarderebbe, secondo quanto rende noto il sindacato, tutti i lavoratori dipendenti del servizio di gestione dell’impianto di trattamento meccanico biologico di Bucita che, appunto, saranno licenziati. “È quanto comunica la società Ekrò, attuale aggiudicataria del servizio di gestione, con nota inviata il 14 dicembre scorso – puntualizza Vincenzo Casciaro -. La stessa Ekrò, con successiva lettera inviata, tra gli altri, alla Regione Calabria, al Prefetto di Cosenza, all’Ato di Cosenza, alla Procura della Repubblica, e a tutti i sindaci dell’Ambito della Sibaritide, comunica che da lunedì 20 dicembre sospenderà i conferimenti e ogni attività, qualora non vengano individuate le giuste soluzioni alle problematiche poste. Insomma, una situazione a dir poco esplosiva”. Il blocco della discarica è certamente un ulteriore tassello negativo, soprattutto in un periodo particolare. “La Fp Cgil Comprensoriale, con propria nota trasmessa a tutti gli indirizzi interessati, ha chiesto un incontro urgente per risolvere le questioni sollevate. Il Territorio – afferma Casciaro - non può permettersi, in questo particolare momento di festività, alcuna sospensione del servizio di conferimento dei rifiuti che devono essere trattati. Allo stesso tempo, non si può permettere che 18 lavoratori vengano raggiunti da un preavviso di licenziamento, che sarà operativo già con inizio anno nuovo, se nulla cambia.

Per questo motivo, la Fp Cgil ha chiesto un incontro urgente a tutti i soggetti interessati, a partire dall’Ato di Cosenza, cui spetta il compito di gestire il servizio, e al sindaco di Corigliano-Rossano, che, oltre alle strade piene di rifiuti, potrebbe trovarsi anche con problemi di percorrenza sulla viabilità comunale in corrispondenza dell’impianto di Bucita, in conseguenza del fermo delle attività”.



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