Riaffiorano vecchi debiti del comune di Rossano. Il Tar dà ragione a Snam
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Riaffiorano vecchi debiti del comune di Rossano. Il Tar dà ragione a Snam

Aggiornamento: 9 dic 2021

Il comune di Corigliano Rossano dovrà pagare 260mila euro, più eventuali spese alla Snam Rete Gas per debiti del 2015



CORIGLIANO ROSSANO – 6 dic. 21 - Il Comune di Corigliano Rossano è stato condannato dal tribunale regionale amministrativo della Lombardia, seconda sezione, a dare esecuzione al decreto ingiuntivo, emesso in data 26 febbraio 2015, dal Tribunale di Milano, versando la somma di poco più di 260mila euro, più le spese e gli interessi, alla società ricorrente. Per il caso di ulteriore inottemperanza, è stato nominato, quale commissario ad acta, il Prefetto di Cosenza o un funzionario dallo stesso delegato, che: “su specifica richiesta della società ricorrente e nei termini di cui in motivazione, provvederà al compimento degli atti necessari all’esecuzione del decreto ingiuntivo, riconoscendo all’interessata anche quanto dovuto. Il ricorso è stato proposto da Snam Rete Gas Spa, in persona del procuratore Francesca Muraca, rappresentata e difesa dall'avvocato Stefano D’Ercole. La società ricorrente ha adito il giudice amministrativo affinché venga ordinato al comune di Corigliano-Rossano di dare esecuzione al decreto ingiuntivo, divenuto definitivo “perché non opposto nei termini di legge e quindi oramai provvisto di autorità di cosa giudicata per effetto della successiva declaratoria di esecutività”. E' stato ingiunto all'ex comune di Rossano Calabro il pagamento della somma di 263.571,96 e delle spese del procedimento, oltre alle successive.


La questione è rimbalzata sul comune oggetto della fusione di Corigliano Rossano. La ricorrente ha anche avanzato richiesta di determinazione della somma di denaro dovuta dall’Amministrazione per ogni ulteriore ritardo nell’esecuzione del giudicato, e di nomina di un commissario ad acta con il compito di provvedere in sostituzione dell’ente in caso di persistenza nell’inadempimento. In base all'istituzione della città unica è stato stabilito che il comune di Corigliano Rossano subentra nella titolarità di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi dei comuni oggetto della fusione e quindi anche in questo caso. Il comune dovrà versare il dovuto entro sessanta giorni dalla data di notificazione della sentenza. Se non si dovesse provvedere al pagamento verrà nominato il commissario ad acta e “le spese per l’eventuale funzione commissariale, comprensive di compenso e oneri operativi, verrano poste a carico del comune di Corigliano-Rossano e liquidate in via forfetaria come da dispositivo, potendo il Commissario ad acta esigere la relativa somma all’esito dello svolgimento delle proprie funzioni, sulla base di adeguata documentazione fornita all’ente debitore”. Il Tar ha accolto anche la domanda di condanna dell’Amministrazione al pagamento di un’ulteriore somma di danaro, da determinare, nella misura degli interessi legali su quanto complessivamente risultante dal giudicato.



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