Qualità del mare. Il vicesindaco di Diamante: «Vanno presi provvedimenti seri». Video
Pascale in una diretta interviene sulla qualità del mare pronto ad azioni eclatanti
DIAMANTE – 14 giu. 22 - Il vicesindaco di Diamante Pino Pascale interviene a gamba tesa sulla questione ormai dibattuta ad ampio raggio della qualità del mare. La questione è sempre la stessa: su tutto il Tirreno la problematica salta fuori quando il mare diventa il luogo preferito in cui trascorrere le giornate. Eppure, lo abbiamo sempre ribadito, la problematica potrebbe e dovrebbe essere posta nei mesi invernali, in modo da farsi trovare preparati. Questa volta, però, il vicesindaco di Diamante, Pascale, come altri sindaci della costa dell'alto Tirreno, ha deciso di metterci la faccia ed ha preannunciato controlli a campione in ogni luogo. Perchè il problema, probabilmente, non proviene dai depuratori, ma probabilmente da scarichi abusivi nei corsi d'acqua, da un cattivo uso delle risorse, dall'impiego dei corsi d'acqua come rete fognaria. Lo affermano finalmente anche gli studiosi della stazione zoologica Anton Dhorn.
La teoria che si utilizzava per nascondere la polvere sotto al letto della fioritura algale sembra essere stata abbandonata. Il problema deriva dagli umani. E da un certo tipo di umani che non si fa scrupolo per preservare l'ambiente. «Siamo ad un punto di non ritorno – ha detto il vicesindaco Pascale -. Ho ricevuto delle immagini di scarichi in canali che vanno direttamente al mare. Alcuni con acque con detersivi, altri con fogliame e residui di giardinaggio. E' arrivato il momento di dire basta. Il depuratore del nostro comune – ha confermato Pascale – è perfettamente funzionante. Il problema, con ragionevole certezza, deriverebbe dai corsi d'acqua che sfociano a mare, utilizzati spesso per convogliare liquami non convogliati nella pubblica fognatura. Va detto. C'è il tempo per correre ai ripari. Ho già avuto un colloquio con la Questura, con i carabinieri ed ho intenzione di coinvolgere la procura. Vanno presi provvedimenti seri. I comuni a monte, limitrofi, devono darci una mano per un controllo serrato che stiamo già facendo. Se si dovesse arrivare alle estreme conseguenze sono pronto a cementare gli scarichi a mare. Faremo allagare i parchi a monte e scopriremo i colpevoli».
