Praia a Mare, il comune vuole tornare in possesso dell'area "acquafans”
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Praia a Mare, il comune vuole tornare in possesso dell'area "acquafans”

Nuovi atti della giunta comunale per l'area in zona Fiuzzi nota come acquafans di proprietà comunale e in concessione ad una società



PRAIA A MARE – 2 feb. 22 - La giunta comunale di Praia a Mare, con a capo il sindaco Antonio Praticò prosegue nell'iter, avviato già ad aprile dello scorso anno, per il rientro nella disponibilità dell’area comunale, adibita a parco acquatico denominato “Aqua fans”. In questi giorni, la Giunta comunale ha deliberato sulle procedure per il rientro nella disponibilità dell’area. Con l'ultimo atto, l'esecutivo ha autorizzato il sindaco e l'ufficio tecnico, per competenza, ad avviare l'adozione di provvedimenti amministrativi finalizzati al rientro immediato nella disponibilità dell’area comunale “in quanto lo stato attuale del bene contrasta con il prevalente interesse pubblico”. Si intende: “Rientrare nella disponibilità piena dell'area adibita a parco acquatico essendo venuti meni i presupposti soggettivi ed oggettivi di cui al contratto, essendo stato totalmente disatteso e snaturato l'interesse pubblico in forza del quale l'Ente ha fatto ricorso all'istituto del contratto-concessione”.


C'è una “rilevante esposizione debitoria del concessionario per insolvenza”; vengono rilevati: carenza delle condizioni di sicurezza della struttura con pericolo per pubblica e privata incolumità, grave stato di degrado ambientale. L'obiettivo è legato alla riqualificazione dell’area, che è inserita in un contesto di bellezze naturali con adiacente Parco marino con rientro nella disponibilità dell’immobile comunale ai fini della partecipazione a procedure di finanziamento regionale, nazionale e comunitario. Il Comune di Praia a Mare in data 19 dicembre 1990 con contratto di "appalto-concorso" aveva disposto a favore di privati la concessione in uso del sito di proprietà comunale da attrezzare a parco giochi con annesso acquascivolo in località Fiuzzi-Mantinera. Tra le finalità a fondamento del contratto di appalto-concorso c'erano: la riqualificazione dell'area e mantenimento di elevati standard qualitativi; la realizzazione di un'attrazione turistica con finalità socio-ricreative; l'incremento dell'offerta turistica, della domanda occupazionale. Ma come è noto “La struttura comunale in questione, per una pluralità di vicissitudini finanziarie e di altra natura, che hanno investito i concessionari, è risultata destinataria di provvedimenti dell'autorità giudiziaria”. Lo scorso 11 dicembre 2017, il tribunale di Paola aveva disposto il sequestro preventivo della società. Inoltre, alla data dell'8 aprile 2021, risultano tributi comunali non pagati per un importo complessivo pari a 342.342,57 euro, dei quali 262.364,00 euro maturati durante la gestione della prima società e la restante cifra maturati successivamente dall'attuale detentrice del complesso turistico.



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