Papasidero, un viaggio nel passato nella grotta del Romito: nuovi percorsi
Aggiornamento: 18 lug
Papasidero per i turisti esploratori, un viaggio nel passato alla grotta del romito con i nuovi percorsi per ammirare il bos primigenius e non solo
Papasidero, 11 luglio 2024 – Nuovi percorsi alla Grotta del Romito di Papasidero, un turista “esploratore” che sceglie il mare della Calabria non può ignorare l'entroterra, ricco di storia, di tradizioni. Insomma un “bagno” anche nelle bellezze caratteristiche delle aree interne non può mancare. E, ancor di più, l'obiettivo può essere puntato su uno dei capisaldi della Preistoria, quello che viene definito il “capolavoro”. L'opera di “una mano esperta”, il graffito di un Bos Primigenius, che risalirebbe al Paleolitico Superiore, circa 12.000 anni fa. E' scolpito e lì è rimasta indelebile l'impronta dell'uomo primitivo, in una piccola grotta, nei pressi del fiume Lao che taglia l'entroterra e sfocia a Scalea. Il Bos Primigenius per un po' di tempo è rimasto in disparte, oscurato dalle impalcature installate per i lavori programmati all'interno del sito.
Ora è il sindaco di Papasidero, Fiorenzo Conte, a confermare che si sono conclusi i lavori di "Riqualificazione del parco archeologico Grotta del Romito". Denaro investito per il miglioramento dei percorsi che portano alla grotta; l'adeguamento del parapetto nel riparo; la realizzazione di una passerella aerea interna che percorre la grotta e rende visibile la stratigrafia dello scavo delle sepolture, nonché le suggestive formazioni calcaree; la realizzazione di una nuova illuminazione interna ed esterna che permette di osservare ed ammirare particolari precedentemente non visibili e prospettive diverse”.
Perchè la grotta del Romito non è solo la grotta del “Bos primigenius”: sono state rinvenute, le riproduzioni di due sepolture databili intorno al X millennio, in ognuna delle quali si trovavano due scheletri.
La prima coppia è conservata nel Museo Nazionale di Reggio Calabria ed è stata rinvenuta nella grotta, la seconda è conservata nel Museo fiorentino di Preistoria congiuntamente alle schegge litiche (quasi 300) che sono state rinvenute sempre nella grotta. Una terza sepoltura è ancora in fase di studio, mentre una quarta è stata individuata di recente.
Da lunedì, si può visitare il sito e l'interno della grotta utilizzando questo nuovo percorso.
“Successivamente – spiega il sindaco Fiorenzo Conte - si procederà ad integrare quanto realizzato con un intervento esterno che consentirà un accesso più agevole anche ai soggetti con difficoltà di deambulazione. Il progetto di riqualificazione, approvato dalla Soprintendenza ABAP di Cosenza e realizzato in collaborazione con l'Università di Firenze e il Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria, finanziato dalla Regione Calabria, dimostra l'interesse di questa amministrazione e degli Enti rivolto alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico di Papasidero nell'ottica dell'accessibilità e dell'inclusione di varie categorie di utenti, considerato che il patrimonio e la cultura sono un bene comune, cioè di tutti e per tutti”.
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