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Papasidero, strada chiusa; le compagnie di rafting protestano

Strada chiusa da cinque mesi: le compagnie di rafting e gli operatori del settore ricettivo protestano per il mancato ripristino dopo la frana: «Così non si aiuta il turismo»



PAPASIDERO - 21 mag. 21 - Questa mattina una delegazione di alcune compagnie di rafting e associazioni sportive, oltre ad alcuni operatori del settore ricettivo, si sono recati al Comune di Papasidero (Cs). Hanno inscenato una protesta pacifica. L'obiettivo dei manifestanti è: chiedere lo sblocco di una strada che è rimasta chiusa dal mese di dicembre a causa di una frana, intransitabile per un’ordinanza comunale. "La Calabria è zona gialla - spiegano i manifestanti - dal 10 maggio ed è quindi possibile effettuare escursioni all’aria aperta.



Dappertutto però, tranne che a Papasidero, dove non ci viene permesso di lavorare a causa di un accesso, l’unico possibile verso il tratto di fiume, chiuso per una frana da oltre 5 mesi. Si è avuto il tempo per programmare il ripristino ma è quasi giugno è la situazione è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Ancora una volta, chi ci rimette sono solo i poveri operatori turistici che investono in un territorio di per sé già molto difficile e che erano già sufficientemente provati a causa dell’emergenza covid”.



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