Paola, spoliazione dell'ospedale: il comitato organizza nuove forme di protesta
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Paola, spoliazione dell'ospedale: il comitato organizza nuove forme di protesta

Aggiornamento: 9 apr

A Paola, continuano le azioni di lotta contro la spoliazione dell'ospedale San Francesco: il comitato organizza nuove forme di protesta


A Paola, continuano le azioni di lotta contro la spoliazione dell'ospedale San Francesco: il comitato organizza nuove forme di protesta



Paola, 8 aprile 2024 – L'asticella dell'attenzione sull'ospedale San Francesco di Paola è sempre alta, contro la spoliazione, il comitato organizza nuove forme di protesta. L'ex consigliere regionale Graziano Di Natale, con i componenti del comitato per il diritto alla salute, è tornato nel piazzale del nosocomio. Ha voluto ancora una volta fare il punto della situazione, proprio nel luogo della struttura che, secondo quanto si legge nel piano di riordino, rischia di perdere pezzi importanti e di subire una “spoliazione”, come sostengono i componenti del comitato. «Siamo nella struttura ospedaliera di Paola – ha precisato Di Natale - ma posso assicurare che in Calabria c'è la necessità di difendere la salute dei cittadini, perché è messa in grave difficoltà l'assistenza sanitaria dei calabresi. Partiamo da Paola ma la protesta si estenderà in tutta la Calabria».


Il comitato e lo stesso Di Natale, da tempo seguono le vicende legate alla sanità; e insieme al gruppo ci sono anche i componenti della Uil che non hanno mai smesso di lottare. Il comitato sta supportando la “battaglia” di Acri ed anche quella di Polistena: «tanti bravi cittadini – afferma Di Natale - che al di là del colore politico, scendono in piazza a difesa dei servizi, delle strutture. I calabresi che pagano le tasse hanno diritto, così come hanno diritto tutti gli altri cittadini della nostra nazione, senza diseguaglianze, ad avere servizi sanitari efficienti».


LO SMANTELLAMENTO DELL'OSPEDALE. In merito a questa “sensazione” che per il comitato e per Di Natale è più che una sensazione, supportata anche da alcuni documenti, la struttura ospedaliera di Paola è davvero a rischio depauperamento; ed il gruppo tiene a precisare che la battaglia non è per una questione di campanile. «La struttura, in una città importante, che è baricentrica rispetto all'intero territorio, necessita di essere potenziata e non depotenziata». Il depotenziamento è contenuto, secondo il comitato, nel piano di riordino della rete ospedaliera «che prima era stato dichiarato inefficace dal Tar», ha ricordato Di Natale e che «nuovamente è stato portato avanti dal presidente alla giunta regionale, con un decreto che noi impugneremo dinnanzi al Tribunale amministrativo perché è un decreto ingiusto che penalizza i cittadini, ma che soprattutto genera delle diseguaglianze dei servizi sanitari rispetto a coloro che risiedono in questa fascia territoriale». Secondo Di natale è un piano che fa acqua da tutte le parti e la dimostrazione viene anche dalle decisioni sulla terapia intensiva pediatrica dell'Annunziata di Cosenza. Si fa pressante la richiesta di stare vicini al comitato per il diritto alla salute e di scendere nelle piazze per le prossime manifestazioni in fase di organizzazione.


LA CHIRURGIA A PAOLA. Un documento, nelle mani dell'ex consigliere regionale Di Natale che prevede lo spostamento, dal primo maggio prossimo, dei medici che fanno servizio in Chirurgia a Paola verso altra struttura, quella di Cetraro. «Su 7 medici – rivela Di Natale - 4 dovranno prestare servizio in altra struttura ospedaliera. Significa, quindi, non garantire l'efficienza di un reparto importantissimo che serve a salvare vite umane». Di Natale ed il comitato sono in allarme e l'ex consigliere regionale sostiene che: «si sta consumando un fatto gravissimo: la chiusura totale dell'ospedale San Francesco di Paola. Altro che potenziamento, altro che implementazione dei servizi. La cosa che più mi addolora – afferma - è il silenzio totale delle istituzioni di questo territorio, quelle istituzioni che dicevano lo scorso anno che tutto sarebbe rimasto così com'era e proponevano addirittura un ospedale unico. Nel piano di riordino della rete ospedaliera, non solo non è previsto l'ospedale unico, ma questa struttura ospedaliera viene depotenziata, cancellando con un colpo di penna tutto quello che è stato scritto nella storia di questo territorio».


L'APPELLO. Di Natale invita a partecipare al sit in: «Chi vuole comodamente restare a casa, lo faccia; ma noi non resteremo fermi perché inizieremo già da domenica con un sit-in che si terrà in piazza 4 novembre. Incominceremo adesso a far massa critica per giungere poi ad una grande manifestazione popolare, che si terrà, a Paola per la fine di aprile. In quel caso denunceremo tutto quello che è accaduto e tutto quello che io ritengo stia per accadere. C'è un disegno davvero perverso, di delegittimare, di abbassare l'asticella della sanità pubblica per incrementare la sanità privata in questo territorio».

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