Paola Cetraro, riorganizzazione rete ospedaliera: il Tar richiede il parere dei tavoli ministeriali
Aggiornamento: 29 gen
Riorganizzazione della rete Ospedaliera, il Tar richiede il parere dei tavoli ministeriali, la vicenda coinvolge da tempo gli ospedali di Paola e Cetraro
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PAOLA – 25 gen. 24 - Il Tar richiede il parere dei tavoli ministeriali per la riorganizzazione della rete ospedaliera: in una ordinanza emessa ieri, il tribunale amministrativo regionale per la Calabria dispone, per come deciso in camera di consiglio lo scorso 17 gennaio, l’attività istruttoria sul documento di riorganizzazione della rete ospedaliera, a Paola e Cetraro, come è noto, contestato dal gruppo politico che fa capo a Graziano Di Natale e che per diversi mesi è stato al centro di polemiche e discussioni, anche di fronte all'ipotesi paventata di una spoliazione della struttura paolana, intitolata a San Francesco, a beneficio dell'ospedale Iannelli di Cetraro. Il Tar ha deciso di differire la trattazione del ricorso all’udienza pubblica del 25 settembre 2024. ieri, intanto, con una breve nota sui social, Graziano Di Natale ha esultato: “Giustizia è fatta. II Tar Calabria ordina, al direttore generale del dipartimento salute, di chiarire, per iscritto, entro il 30 aprile 2024, se il piano di riordino della rete ospedaliera della Calabria sia stato sottoposto o meno a parere preventivo del ministero della Salute. Ricordate cosa dicevano di noi sulla battaglia a difesa dell'ospedale San Francesco di Paola? Ricordate cosa dicevamo circa il mancato rilascio dei pareri ministeriali per il piano di riordino della rete ospedaliera? Ora i detrattori cosa si inventeranno?”.
L'ordinanza si riferisce al ricorso proposto dal comune di Paola, in persona del sindaco in carica, Giovanni Politano, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Grossi, contro il commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Calabria, rappresentato e difeso dall'avvocatura distrettuale dello Stato di Catanzaro, nei confronti dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Silvia Cumino e Giovanna Oreste. Si chiedeva: l'annullamento del “documento di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza-urgenza e delle reti tempo-dipendenti” e del relativo decreto approvativo del commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Calabria del 12 luglio 2023, n. 198, avente per oggetto: 'Modifica e integrazione DCA n. 64/2016 – Riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti', con i relativi allegati, nelle parti in cui si prevede, per l’ospedale spoke di Cetraro/Paola, appartenente all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, il trasferimento dalla loro precedente allocazione in prima battuta delle attività chirurgiche presso il plesso di Cetraro per essere parzialmente riallocate su quello di Paola successivamente alla realizzazione e all’attivazione della terapia intensiva e fermo restando una distribuzione delle attività integrata e complementare tra i due plessi”.
Nel testo dell'ordinanza di ieri si ricorda che il comune di Paola, “quale Ente esponenziale della collettività stanziata sul proprio territorio, ha impugnato il decreto; a pagina 3 del documento si legge: “il presente provvedimento diventerà effettivamente operativo a seguito del parere dei Tavoli ministeriali di verifica”. A questo punto, secondo il Tar fa fede l’articolo 3 dell’accordo firmato il 17 dicembre 2009 tra il ministro della Salute, il ministro dell’Economia e delle Finanze e il presidente della Regione Calabria, che prevede “il preventivo parere da parte dei ministeri sottoscrittori per tutti gli atti di spesa e di programmazione sanitaria della Regione Calabria”. Ai fini della decisione, si ritiene essenziale “che il Direttore generale della programmazione sanitaria presso il ministero della Salute chiarisca per iscritto a questo Tribunale (al Tar), entro la data del 30 aprile 2024, se il decreto del commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Calabria del 12 luglio 2023, n. 198, sia stato sottoposto al necessario parere da parte del ministro della Salute e del ministro dell’Economia e delle Finanze e quale ne sia l’esito; ovvero se tale parere debba essere ancora emesso e, in tal caso, in quale fase si trovi l’iter procedimentale per il rilascio del parere”.