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Omicidio Barbieri: condanne ridimensionate in II grado per Filadoro e Fornataro

In corte d'assise d'appello a Catanzaro, la decisione sull'omicidio di Antonio Barbieri avvenuto il 12 gennaio 2019



CORIGLIANO ROSSANO - Prima gravemente ferito, a bordo di una Mercedes, poi il decesso per le gravi ferite riportate. La corte d'Assise d'Appello di Catanzaro, prima sezione, si è determinata sul processo relativo all'omicidio di Antonio Barbieri, 26 anni, rinvenuto gravemente ferito il 12 gennaio 2019 all’interno dell'automobile, in via Bruno Buozzi, allo scalo di Rossano, e deceduto il 16 gennaio, quattro giorni dopo, all'ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza. Il personale del commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano, al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, aveva individuato immediatamente il motivo passionale e, in pochi giorni aveva fermato i presunti colpevoli. Ieri, la Corte d'Assise D'Appello in riforma della sentenza del 21 febbraio 2020 del Gup del Tribunale di Castrovillari, appellata da Cristian Filadoro e Vincenzo Fornataro, ha rideterminato la pena. Cristian Filadoro, 28 anni, assistito dagli avvocati Giuseppe Bruno e Luca Marafioti, condannato in primo grado a 30 anni di reclusione, ha ottenuto quasi un dimezzamento della pena; il tribunale catanzarese lo ha condannato a 18 anni di reclusione per i reati contestati al capo 1 e con l’esclusione dell’aggravante dei futili motivi, “con la ritenuta recidiva e la diminuente per la scelta del rito”.


A Vincenzo Fornataro, 34 anni, assistito dall'avvocato Massimo Ruffo, condannato in primo grado a 16 anni, è stata inflitta la condanna a 9 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione. Vincenzo Fornataro è stato assolto dal reato ascrittogli al capo 3, “per non aver commesso il fatto”, è stata esclusa inoltre l'aggravante dei futili motivi, con la già riconosciuta diminuente e la riduzione per la scelta del rito. I due imputati sono stati condannati, poi, alla refusione delle spese del secondo grado nei confronti delle parti civili costituite: Natale e Domenico Barbieri, Franca Graziano e Anna Calabro. Liquidate anche le spese di costituzione per la parte civile Piera Carmen Barbieri. La corte ha disposto, infine, il dissequestro del telefono cellulare, confermando nel resto la sentenza appellata. Entro i prossimi 90 giorni, la Corte d'Assise d'Appello presieduta da Gabriella Reillo renderà note le motivazioni della decisione. Le parti civili sono difese dagli avvocati: Ettore Zagarese, Francesco Nicoletti, Giusy Acri, Emanuele Sapia, Nicoletta Bauleo, Maria Teresa Zagarese. L’esecutore materiale dell'omicidio sarebbe stato Cristian Filadoro, mentre concorrente, secondo la forma del concorso anomalo, nella commissione del grave gesto di sangue sarebbe stato Vincenzo Fornataro, per avere, quella sera del 12 gennaio 2019, accompagnato con la propria macchina Filadoro dall’area urbana di Corigliano a quella di Rossano. Le indagini, affidate alla polizia, con il coordinamento della Procura di Castrovillari, sin da subito si erano concentrate sulla pista passionale. La fidanzata di Filadoro, in passato, secondo quanto emerso, sarebbe stata legata sentimentalmente alla vittima. La ragazza, inoltre, lavorava proprio di fronte al luogo in cui è avvenuta la sparatoria. Antonio Barbieri venne trovato privo di sensi con una vistosa ferita da arma da fuoco alla testa all’interno della sua auto, la Mercedes nera, parcheggiata in uno spiazzo condominiale allo scalo di Rossano. Al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine l'auto aveva ancora i fari accesi e le chiavi erano inserite nel cruscotto.



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