Morano, sequestrato un tratto della pista ciclabile, inaugurata lo scorso 24 maggio
I sigilli sono stati apposti dai carabinieri. Sarebbero stati segnalati cedimenti di intonaco nelle gallerie
MORANO CALABRO – 8 giu. 22 – Ne avevamo dato notizia lo scorso 24 maggio. (leggi qui) E' stato sequestrato dai carabinieri il tratto Morano-Campotenese della pista ciclabile realizzata dal Parco Nazionale del Pollino sul tracciato dell'ex strada ferrata. L'opera era stata inaugurata nei giorni scorsi. Custode giudiziario della struttura, a tutela dell'incolumità pubblica, è stato nominato il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo. I carabinieri hanno effettuato un sopralluogo, con i vigili del fuoco del distaccamento di Castrovillari. Dopo poche ore, il provvedimento di sequestro, emesso dalla Procura di Castrovillari. Dietro al sequestro, ci sarebbe l'esposto di un cittadino che ha segnalato il cedimento di parti di intonaco dalle volte di alcune gallerie del vecchio tracciato ferroviario. Il tratto era inserito nella pista ciclabile. Il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo, a seguito del sequestro ha diffidato "la cittadinanza e tutti i fruitori abituali e occasionali a non oltrepassare i varchi chiusi. Vige pertanto – si legge - il più assoluto divieto di violare i sigilli o di impegnare con qualsiasi mezzo e per qualsivoglia ragione la pista. Eventuali trasgressioni saranno sanzionate con denuncia penale".
LA NOTA DEL PARCO DEL POLLINO
A seguito del sequestro da parte dell’autorità giudiziaria della pista ciclabile Campotenese -Morano Calabro sull’ex tracciato della ferrovia Calabro Lucana, il Presidente dell’Ente Parco a nome dell’intero Consiglio Direttivo ha convocato il Direttore dell’Ente, il RUP, i tecnici e l’impresa coinvolti nella realizzazione dell’opera, al fine di richiedere una dettagliata relazione nel merito delle presunte criticità e problematiche emerse nella vicenda, con l’auspicio che la stessa possa essere rapidamente chiarita.
Non appena sarà consegnata la relazione suddetta l’Ente Parco si metterà a disposizione dell’autorità giudiziaria, verso il cui operato manifesta pieno rispetto e fiducia, al fine di pervenire nel più breve tempo possibile alla risoluzione della vicenda giudiziaria in corso.
Tale lavoro è finalizzato anche a restituire in tempi brevi, la fruizione piena e completa dell’opera ai tantissimi cicloturisti che già ne hanno apprezzato la realizzazione.
Si coglie l’occasione per ribadire che la chiusura disposta non riguarda assolutamente la ciclovia dei parchi della Calabria la cui tratta di oltre 500 km, è totalmente fruibile da Laino Borgo a Reggio Calabria, tanto che ad oggi sono numerosissimi i cicloturisti che la stanno percorrendo