Mare pulito, Vetere: necessario verificare gli allacci alle reti fognarie - video
Aggiornamento: 11 lug 2022
Davanti al Governatore calabrese Occhiuto, il sindaco di Santa Maria del Cedro ricorda la soluzione più ovvia per effettuare un primo screening sul "mare pulito"
ALTO TIRRENO – 8 lug. 22 - L'uovo di Colombo sulla questione del mare “sporco” l'ha messo sul tavolo della Regione Calabria il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere. Un problema che da anni viene ignorato e che invece, come tutti sanno, rappresenterebbe una buona parte della soluzione del problema dibattuto da anni che, fra l'altro, viene puntualmente dimenticato nei mesi invernali e salta agli occhi di tutti, irreparabilmente, nei mesi estivi, quando, invece, si dovrebbe pensare ad altro. Ugo Vetere, davanti al governatore calabrese, Occhiuto, è stato diretto. Bisognerebbe, insomma, controllare gli scarichi delle abitazioni che finiscono, non nelle reti fognarie, non nei pozzi neri legalmente registrati, ma nei corsi d'acqua e poi, inevitabilmente, in mare. Bisognerebbe effettuare un controllo capillare, come si fa per i contatori dell'acqua. Il risultato, forse, avrebbe più effetto del battello in mare che dovrebbe ripulire ciò che è già finito in mare. E la questione investe inevitabilmente anche i centri montani.
«A mio avviso – ha detto Ugo Vetere al presidente della Regione Occhiuto – dovreste chiedere a tutti i sindaci di attestare quante sono le case collettate alla rete fognaria. Questo è il problema della depurazione in Calabria. Ci sono zone, paesi, nell'alto Tirreno cosentino, non soltanto a monte, ma anche a mare, che non hanno la collettazione. Di conseguenza, lo scarico, non può che andare al mare. Questa è la pura verità». Secondo Ugo Vetere è una delle principali cause delle famose patine galleggianti. Il sindaco di Santa Maria del Cedro ha anche evidenziato che l'opera avviata da Occhiuto «è meritoria. Poi – ha aggiunto – è normale che i depuratori possono funzionare peggio o meglio. L'opera meritoria la devono compiere anche i sindaci. A Santa Maria del Cedro ci sono 9.000 seconde case; sono collettate alla rete fognaria 8.970. Le 30 rimanenti sono a monte, nei pressi del comune di Orsomarso. In questi casi, i cittadini, ogni anno, portano la certificazione dell'espurgo. I sindaci del Tirreno – ha aggiunto Ugo Vetere – facciano gli attestati ed il presidente Occhiuto chieda ai sindaci e ai capi degli uffici tecnici gli attestati: il numero degli immobili e quelli allacciati alla rete fognaria. Poi si potrà cominciare a verificare quali stabilimenti balneari non sono collegati, quali villaggi, quali aree di sosta camper non sono collettate, e solo in questo modo si può risolvere il problema sul Tirreno».