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Magorno: «Lascio il modello Diamante»: il saluto del sindaco dal balcone ai concittadini

Il sindaco Magorno dal balcone in piazza ai concittadini: «Lascio il modello Diamante»; il saluto in un discorso animato


Il sindaco Magorno dal balcone in piazza ai concittadini: «Lascio il modello Diamante»; il saluto in un discorso animato

Diamante, 2 maggio 2024 – Il sindaco Magorno ha pronunciato il discorso di congedo: “Vi saluto: lascio alla Calabria il modello Diamante”. La conclusione del percorso amministrativo, un legame lungo e duraturo tra la persona del sindaco Magorno, la famiglia e i cittadini di Diamante. Il saluto all'amata Diamante anche con la consegna della “Bandiera blu”, ha annunciato dal balcone in piazza il primo cittadino di Diamante. «Il fatto che questa città sia così amata – ha detto Magorno - lo dobbiamo a Diamante e difendiamola questa città». Un distacco difficile quello del sindaco dalla vita amministrativa attiva della città, ma giunto in seguito ad una serie di riflessioni, anche di tipo personale. Però, Magorno ha voluto stimolare i diamantesi «a fare in modo che questa città abbia nei vostri animi – ha detto - nella vostra testa, nelle vostre case, nel vostro intimo, quello che è veramente la città più importante della Calabria. Noi abbiamo costruito il modello Diamante in questi 17 anni, in cui bene o male sono stato responsabile della vita cittadina».


Le battaglie per la città

Il sindaco ha ricordato le battaglie per rendere più bella la città. Sin dal maggio 2007, quando era stata firmata una concessione edilizia che stava per consentire lo scempio della piazza più bella e panoramica della città. «Sarebbe stato distrutto il cuore di questa nostra città – ha ricordato Magorno - ed è stato il primo atto amministrativo che io ho compiuto: ho firmato quell'ordinanza di demolizione; ho lottato per 5 anni, e nel 2012 abbiamo demolito quell'obbrobrio, quel mostro che voleva distruggere l'affaccio più bello della città».


Magorno “lontano dalla massoneria”

Il sindaco Magorno dal balcone in piazza ai concittadini: «Lascio il modello Diamante»; il saluto in un discorso animato

Magorno ha confermato ai suoi concittadini di aver voluto fare solo il politico, di avere avuto due tessere, quella del partito e quella dell'azione cattolica. Eppure ha rivelato: «Io non ho niente contro la massoneria, ma nel 2007, pochi minuti prima che giurassi con la fascia di sindaco sulla Costituzione e diventassi definitivamente sindaco della mia città, il capo della loggia massonica di Scalea venne da me e mi chiese di andare alla riunione, perché avrebbero voluto propormi di entrare nella massoneria. Non sono mai stato iscritto alla massoneria e non sono mai stato in nessun club; il mio club è stato il popolo di Diamante, il popolo calabrese».


Figura mai scalfita”

Magorno ha rivelato di essere stato bersaglio ed obiettivo di “frecce avvelenate” che però non hanno mai scalfito la sua figura. «Se la mia amministrazione, la mia famiglia – ha detto il sindaco Magorno - non sono mai state toccate da inchieste giudiziarie, è perché noi siamo persone perbene, che abbiamo rispettato le regole e le leggi; non siamo intoccabili perché abbiamo potere, siamo intoccabili perché siamo galantuomini, è questo il patrimonio che lascio ai miei concittadini». Ed ha ricordato: «Mentre in questi anni il procuratore Nicola Gratteri ha girato la Calabria per scovare mafiosi e delinquenti, qui, a Diamante, è venuto solo per accettare la cittadinanza onoraria». Magorno ha voluto evidenziare come si sia arrivati a costruire un “modello di città aperta”, che ha accolto Renzi, Salvini, Centinaio e tanti altri politici senza alcuna distinzione: «è una città che ha accolto tutti – ha detto Magorno - e vi invito a fare così: ad accogliere ancora tutti nella città della legalità».


Il modello Diamante

A Diamante, la Rai girerà una fiction su Mascherpa, come è noto c'è anche un murale che ricorda il commissario mascherpa. «Il modello Diamante – ha confermato Magorno - è un modello di legalità, di buona amministrazione. In 5 anni di amministrazione, nonostante il covid, abbiamo realizzato ben 17 milioni e mezzo di opere pubbliche; 13 milioni e 300mila euro di opere pubbliche sono state avute e finanziate e realizzate dalla nostra amministrazione; questo è il modello che lasciamo

alla città di Diamante». Magorno ha ricordato anche il gabinetto dell'Inps per evitare viaggi in occasione delle visite di invalidità civile.


Il commissariato a Cirella

«Lo volete o non lo volete il commissariato a Cirella», ha chiesto Magorno dal palco. E poi si è chiesto: «Cosa c'è sotto questa guerra che una parte politica di Cirella scatena contro il commissariato di polizia; volete continuare ad amministrare la cosa pubblica ed anche la giustizia in una casa privata? Non ve lo consentiremo, perché noi faremo in modo che il commissariato di Cirella sia il punto di bilancio della legalità del nostro territorio. E non chiuderemo la scuola materna, la salveremo e la lasceremo nella delegazione municipale e il museo lo apriremo nel polo museale sotto i ruderi di Cirella».


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