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Lavorava nel torrente Canna, l'argine è crollato ed è morto. Incidente sul lavoro a Rocca Imperiale

Aggiornamento: 1 giu 2023

Il giovane deceduto aveva 39 anni ed era di Roseto capo Spulico. Sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri ed il 118




ROCCA IMPERIALE – 30 mag. 23 – Crolla l'argine del torrente Canna, nel territorio di Rocca Imperiale, e un giovane resta sepolto. Si tratta di G.S. 39 anni, di Roseto Capo Spulico. In quell'area, erano in corso alcuni lavori. Gli operai stavano realizzando un muro di contenimento per la messa in sicurezza dell'argine del torrente Canna. Nella mattinata, qualcosa è andata storta. L'argine è crollato ed ha travolto l'operaio. Per un estremo tentativo di salvataggio, sul posto, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di castrovillari e i volontari di Trebisacce. Per il 39enne non c'è stato nulla da fare. L'operaio è deceduto. L'autorità giudiziaria ha posto sotto sequestro il cantiere e la salma è stata recuperata dagli uomini dei vigili del fuoco. Sul posto i carabinieri ed i medici del 118.


L'INTERVENTO DI SIMONE CELEBRE FILLEA CGIL

Rocca Imperiale - Oramai i morti sul lavoro non si contano più. Le parole servono a poco. E’ diventata una vera e propria mattanza. Il mio pensiero va, innanzitutto, alla famiglia di Giuseppe Spagna a cui vanno le condoglianze mie e dell’intera Fillea Calabria. Al di là delle responsabilità specifiche che saranno stabilite dalla magistratura, perché il cantiere è stato già posto sotto sequestro dalla Procura di Castrovillari, la riflessione che mi preme fare è sulla necessità di lavorare tutti per potenziare la sicurezza sui luoghi di lavoro. Serve consapevolezza da parte di tutti, impegno da parte delle imprese e formazione di tutti i lavoratori. Dobbiamo debellare le cause degli infortuni sul lavoro e fare in modo che tutti non allentino la loro attenzione su questa priorità. Ancora una volta penso che il Governo non possa stare in silenzio, quando parlo di Governo mi riferisco a tutta la parte politica del Paese che non può continuare a rimanere inerme davanti a queste tragedie quotidiane. Servono più controlli, servono più ispettori del lavoro che girano e vigilano i cantieri. Ma servono soprattutto norme, senza nuove leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro io penso che non si va da nessuna parte. L’introduzione dell’omicidio colposo sui luoghi di lavoro, la patente a punti per quelle imprese che rispettano le regole devono essere, e lo stiamo dicendo ormai fa troppo tempo, le priorità di questo governo perché diversamente continueremo ad assistere a una guerra, a uno stillicidio di lavoratori che purtroppo la mattina escono per andare a guadagnarsi un pezzo di pane e troppo spesso non fanno più ritorno a casa. A dichiararlo è Simone Celebre, segretario generale della Fillea Calabria, in merito all’incidente mortale costata la vita a Giuseppe Spagna e avvenuto ieri nel cantiere dei lavori per la messa in sicurezza del torrente Canna nel comune di Rocca Imperiale.


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