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"In tre lo colpivano con violenza inaudita": per i fatti di Cirella risultano indagate altre persone

Aggiornamento: 25 nov 2021

I drammatici racconti di quanto avvenuto domenica pomeriggio, intorno alle 16.00, nel parcheggio del ristorante a Cirella di Diamante



DIAMANTE – 5 nov. 21 – Il tentato omicidio di Cirella sarebbe nato da una futile discussione. E' quanto emerso nel corso delle indagini portate avanti in questi giorni dai carabinieri della Compagnia di Scalea e dalle stazioni dipendenti. Sono diverse le testimonianze che, al momento, inchiodano Ferdinando Duraccio, 41 anni di Praia a Mare, per il reato più grave contestato. Era alla guida di una Bmw X3, nel pomeriggio di domenica 31 ottobre e avrebbe investito in maniera molto grave Salvatore Ponte, il sanitario di Belvedere Marittimo. Ma Ferdinando Duraccio è il destinatario del decreto di fermo emesso dalla procura di Paola, con a capo il procuratore Pierpaolo Bruni; risultano indagate, però, altre persone. Per esempio chi ha colpito al viso il fratello di Salvato, Peppino Ponte. Una parente della persona rimasta ferita avrebbe raccontato la sua versione. Dopo aver pranzato al ristorante di Cirella insieme alla famiglia, all’uscita , avrebbe visto Salvatore Ponte che discuteva animatamente, per un parcheggio, con un signore. “Quest’ultimo – racconta - all’improvviso è entrato all'interno della sua auto Bmw di colore blu ed ha investito Salvatore Ponte, trascinandolo per vari metri,dopo di che si sarebbe dileguato.


L'indagato di Praia a Mare era con la sua famiglia all'interno dell'auto. Mentre tutti accorrevano a dare soccorso a Salvatore Ponte, si fermava una golf grigia dalla quale scendevano tre individui. Giuseppe Ponte, fratello di Salvatore, in stato di shock per quanto successo, avrebbe chiesto ai tre se sapessero qualcosa, urlando. I tre, non avendo gradito i modi di fare di Giuseppe Ponte, lo avrebbero aggredito, buttandolo per terra e colpendolo ripetutamente con violenti calci e pugni per poi dileguarsi”. In altre testimonianze emerge che l'uomo alla guida della Bmw, era molto agitato e nel momento in cui ha cominciato a spostare la propria vettura “ha fatto delle accelerate come se volesse colpire la mia macchina e quando è tornato indietro si è rivolto verso di me ed ha detto “Imparate a guidare sti cretini”. E' in quel momento che Salvatore Ponte avrebbe cominciato a discutere e successivamente a strattonarsi fino a che l'indagato sarebbe salito in macchina ed improvvisamente avrebbe accelerato investendo Salvatore Ponte e trascinandolo per alcuni metri.

E sull'aggressione a Giuseppe Ponte, la testimonianza di un testimone: “Nonostante Giuseppe Ponte fosse a terra, questi tre lo colpivano simultaneamente con una violenza inaudita con calci e pugni. Ripresami un attimo dallo shock, ho preso uno dei tre aggressori dal braccio e tirandolo gli urlavo di smetterla perché lo stavano ammazzando. Ma il soggetto nonostante il mio tentativo di farlo desistere da ciò continuava imperterrito a pestare mio cognato dandogli dei violenti calci alla testa. Sono poi accorse altre persone e questi tre individui se ne sono andati”.





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