Grisolia, droga e arma clandestina: indagato in libertà
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Grisolia, droga e arma clandestina: indagato in libertà

Accolta la tesi dell'avvocato Antonio Crusco per l'uomo di Grisolia indagato per il possesso di un fucile con matricola abrasa, munizioni e marijuana


GRISOLIA – 15 apr. 21 - Una questione giudiziaria legata al possesso di un'arma, ritenuta clandestina, perchè con matricola abrasa. Su istanza dell'avvocato penalista, Antonio Crusco, l'indagato è stato rimesso in libertà. A.R., queste le iniziali dell'indagato, di Grisolia. L'uomo, era stato arrestato in esecuzione della ordinanza del Giudice delle indagini preliminari di Paola per vari episodi delittuosi. In particolare la Procura di Paola contestava all'indagato di aver detenuto, in un casolare nella sua disponibilità a Grisolia, nella contrada Monticello, un fucile semiautomatico marca "Franchi" calibro 12, con matricola abrasa, sia sulla canna che sul castello. Individuata, quindi, come arma clandestina.



L'accusa individua un presunto profitto per aver acquistato o comunque ricevuto l'arma di provenienza illecita con matricola abrasa, “provento dell'altrui attività di contraffazione”. L'ulteriore contestazione è anche di avere detenuto illecitamente, nello stesso casolare a Grisolia, due chili e 864 grammi, circa, di sostanza stupefacente del tipo "marijuana", già in parte suddivisi in dosi, e sequestrati nel corso dell'operazione dei carabinieri. Senza aver fatto denuncia all'autorità competente, viene contestata anche la detenzione di 69 cartucce da caccia, di cui: 44 calibro16; 14 calibro 16 a palla, una calibro 12 a palla, e 8 calibro 12 a pallini.


L'avvocato Antonio Crusco
L'avvocato Antonio Crusco

L'accusa contesta, inoltre all’uomo di Grisolia, la circostanza aggravante della “recidiva reiterata nel quinquennio”. L’arresto è avvenuto dopo accurate indagini condotte dai carabinieri di Santa Maria del Cedro. La procura aveva chiesto ed ottenuto dal Gip di Paola la misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari. Infatti in base alla modalità della condotta e soprattutto in base alla personalità dell’uomo, il giudice ha ritenuto che vi fossero gravi indizi di colpevolezza e ben due esigenze cautelari: il pericolo che l’uomo potesse reiterare i fatti ed il percolo che l'indagato potesse darsi alla fuga perché durante i fatti contestati l’uomo era scappato alla presenza dei carabinieri. Inoltre durante le indagini la Procura di Paola ha anche inviato il fucile, ritrovato nel casolare, ai Ris di Messina per effettuare accertamenti scientifici sull’arma e se risulta essere stata utilizzata in altre circostanze. Nel frattempo, quindi, l'indagato ha dato incarico all’avvocato penalista Antonio Crusco del foro di Paola. Ieri, il Tribunale di Paola, giudice Sara Cominato, in accoglimento dell'istanza proposta dall’avvocato penalista Antonio Crusco, ha rimesso in libertà l'uomo di Grisolia.



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