Dopo l'arresto del generale Liporace, arriva la richiesta di revoca della cittadinanza a Diamante
Aggiornamento: 9 lug
Ieri la notizia dell'arresto, ai domiciliari, del generale dei carabinieri Oreste Liporace, originario di Belvedere Marittimo; oggi la richiesta del consigliere Liserre di revoca della cittadinanza onoraria a Diamante
Diamante, 5 luglio 2024 – Il Generale Oreste Liporace, 62 anni, originario di Belvedere Marittimo, è tra le persone coinvolte nella vasta inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Milano, a dicembre 2023 era stato insignito dell'onorificenza di cittadinanza onoraria del comune di Diamante, dopo l'arresto, adesso c'è chi chiede già la revoca. L'indagine, come è noto, riguarda presunti appalti truccati, corruzione e traffico di influenze illecite, ha portato ieri all'arresto di Liporace e dell'imprenditore Ennio De Vellis.
L'indagine
Le perquisizioni effettuate dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hanno interessato 22 persone e diversi uffici, tra cui l'Avvocatura Generale dello Stato, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Alti Studi Difesa diretto dallo stesso Liporace, e il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per Lazio, Abruzzo e Sardegna. Coinvolte anche sette persone giuridiche.
Secondo fonti investigative, l'inchiesta si concentra su reati di traffico di influenze illecite e turbata libertà di scelta del contraente. Al centro delle indagini vi sarebbe la predeterminazione del contenuto di un avviso di ricerca di un immobile a Roma per adibirlo a uffici ministeriali, l'affidamento illecito di appalti pubblici e la concessione irregolare di contributi pubblici a una società privata.
L'onorificenza
A seguito dell'arresto, l'Arma dei Carabinieri ha sospeso Liporace con effetto immediato. Il Generale, cittadino onorario di Diamante, aveva ricevuto l'onorificenza lo scorso dicembre dal sindaco e senatore Ernesto Magorno, durante una cerimonia a cui avevano partecipato numerose personalità, tra cui il sindaco di Belvedere Marittimo, Vincenzo Cascini.
Durante la cerimonia, il sindaco Magorno aveva lodato Liporace per il suo impegno nella difesa dei principi fondamentali della Repubblica, la promozione della cultura della legalità e il contrasto alla criminalità. Liporace, che ha radici profonde nel territorio cosentino, aveva sottolineato il suo legame con la comunità e l'importanza della legalità.
Liporace, laureato in Economia, Giurisprudenza e Scienza della Sicurezza, e abilitato come dottore commercialista, era salito agli onori delle cronache nel 2013 quando era stato nominato capo della Polizia Municipale di Roma, con uno degli stipendi più alti del Comune, circa 200mila euro all'anno.
Interpellanza del consigliere Liserre
Il consigliere comunale Francesco Liserre, rappresentante del gruppo "Alternativa Democratica", ha presentato un'interpellanza al sindaco di Diamante, Achille Ordine, per richiedere la revoca della cittadinanza onoraria conferita al generale Oreste Liporace. La richiesta arriva in seguito alle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Generale, attualmente agli arresti domiciliari per presunti reati di corruzione e altri gravi illeciti.
Nel dicembre 2023, l'amministrazione comunale, allora guidata dal sindaco Ernesto Magorno, aveva organizzato una cerimonia solenne per conferire la cittadinanza onoraria a Liporace, coinvolgendo anche gli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale di Diamante. Il Generale era stato celebrato come esempio di integrità morale e baluardo di legalità, valori considerati fondamentali per la comunità e le nuove generazioni.
Tuttavia, l'interpellanza di Liserre, presentata ai sensi dell'articolo 45 del Regolamento Comunale, sottolinea come le recenti accuse a carico di Liporace abbiano gettato un'ombra sull'onorificenza concessa. Nonostante la presunzione di innocenza che deve essere garantita a ogni cittadino fino a sentenza definitiva, il consigliere Liserre ritiene che la gravità delle accuse e la misura cautelare degli arresti domiciliari impongano una riflessione etico-politica sulla questione.
Liserre sottolinea che l'onorificenza, concessa sulla base di principi di legalità e integrità, potrebbe risultare compromessa alla luce delle attuali vicende giudiziarie. Pertanto, chiede all'amministrazione comunale di valutare la possibilità di revocare la cittadinanza onoraria per sopravvenuta carenza dei requisiti che ne avevano giustificato il conferimento, o per indegnità dell'insignito.
La questione sollevata dal consigliere Liserre apre un dibattito sull'opportunità di mantenere o revocare onorificenze in presenza di procedimenti giudiziari gravi che coinvolgono i destinatari.
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