Diamante, porto: lunedì un incontro al comune richiesto dal Comitato
Si vuole fare chiarezza sulle ultime vicende del porto di Diamante: lunedì un incontro al comune
DIAMANTE – 20 feb. 21 - Un incontro per affrontare, ancora una volta, la tematica legata al porto di Diamante e per fare chiarezza, così si spera, su voci che circolano e che al momento sembrano restare tali. Il gruppo del comitato difesa ambiente interviene sulla struttura portuale con una nota spigolosa. In serata però, lo stesso comitato fa sapere di aver ottenuto una risposta dal sindaco Magorno. “In merito alla richiesta da parte del comitato difesa ambiente di avere un incontro col sindaco di Diamante on. Ernesto Magorno sulla questione porto – si legge nella nota diramata - il sindaco ha comunicato di aver accettato l'incontro che avrà luogo al comune, lunedì prossimo”. I componenti del gruppo ambientalista, infatti, chiedevano chiediamo di convocare una riunione nella quale si potesse discutere “democraticamente e liberamente” della situazione porto e far conoscere alla popolazione lo stato dei fatti.
Sulla struttura se ne sono dette di tutti i colori e la vicenda, come è stato ripetuto diverse volte, ormai appare ingarbugliata a tal punto che potrebbe essere vero tutto ed il contrario di tutto. Non a caso, l'intera vicenda viene da tempo definita “il porto delle nebbie”. E non è dato sapere da quale lato la nebbia è più fitta. Quel che è certo, è che sono gli stessi cittadini che da anni avevano puntato ad una struttura portuale ad essere penalizzati. Lo afferma lo stesso comitato Ambiente: “Le voci che circolano sul porto di Diamante – scrive - sono decine e quasi tutte inverosimili o verosimili in parte. Chi dice che ci sia una cordata pronta ad appropriarsene, chi dice che il gestore con il suo ingegnere sia uscito dalla porta e stia rientrando dalla finestra, chi dice che i giochi per il porto stiano spaccando la maggioranza per interessi contrapposti di privati da difendere”. Insomma, sulla vicenda ormai manca chiarezza e, in alcuni casi, le strategie politiche contribuiscono a rendere ancor più fitta l'ormai famosa nebbia. Gli stessi ambientalisti, al momento, si basano solo su ciò che è evidente agli occhi di ogni cittadino: “Un’area abbandonata a sé, se pur aperta, un’area – scrivono dal comitato Ambiente - sulla quale si è giocato con la precedente amministrazione accusata di non procedere velocemente all’acquisizione, e per questo fatta cadere. Ricordiamo che l’amministrazione Sollazzo cadde il 27 febbraio del 2019, grazie alle firme di Savarese e Pascale che si aggiunsero a quelle del gruppo Magorno e di Diamante Migliore. Savarese e Pascale firmarono perché accusarono il sindaco Sollazzo di essere subordinato ai “giochi di potere” della Regione che non voleva sganciare né finanziamenti, né mollare il concessionario. Eppure sarebbero bastati 7 giorni per far scoprire le carte alla Regione con la quale si era già prefissata una riunione a Catanzaro”. Si parlò a lungo dei viaggi della speranza. Più e più volte sono stati fatti proclami che potrebbero essere messi in fila e diventare un corposo libro che non ha ancora una fine.