Diamante, Lavalva: gli ambientalisti hanno un'idea diversa di "parco"
Erbacce e incuria non favoriscono l'idea di un'area dedicata al relax
DIAMANTE – 1 giu. 22 - “Il Parco Lavalva non è un parco nel vero senso della parola, ma altro. Non basta tenere pulito falciando l’erba in una sua porzione per farne un luogo dove stare, fare un pic nic, giocare, leggere un libro su una panchina. Ci sono tre giochini mal funzionanti e scassati, una pista pedonale tutta con mattoni rotti, una ciclabile mezza rotta, una pista di pattinaggio abbandonata, una parte a destra del fiume completamente dimenticata e ricettacolo di tutto, i ponticelli di attraversamento chiusi e distrutti, l’area dell’ex maneggio ancora piena di rifiuti e abbandonata anch’essa”. E' la situazione del Parco Lavalva, che si sviluppa nell'area del torrente Corvino, descritta dagli attivisti del comitato difesa ambiente.
Secondo questi ultimi non si percepisce l'idea di un parco, l'uso cittadino; le eventuali attrattive, anche come punto di riferimento per passeggiate, non sono ben visibili. Per gli ambientalisti si potrebbe fare altro e risistemare l'area. “Questo Parco – si legge - bisogna dire che è nato male e che nessuna amministrazione precedente ha saputo sfruttarne il vero potenziale.Bisognerebbe ripristinare la pista di pattinaggio, semmai trasformandola in area per skatebord, sport tanto amato dai giovanissimi, riaprire il museo del mare, mettere nuovi giochi per bambini, ripristinare le aree pic nic, riaprire i ponticelli, fare percorsi per jogging, ripristinare i sentieri sulla collinetta, ripristinare tutto ciò che c’era dal lato destro del fiume compreso il piccolo teatro, creando giochi per i disabili e tanto altro che si potrebbe fare.
Ed invece questa amministrazione continua a rincorrere l’effimero, l’evento di passaggio che dura un giorno, senza creare nulla che resti alla cittadinanza che serva davvero le esigenze cittadine, dia coraggio alla gente, ai commercianti, ai giovani che vogliono restare piuttosto che emigrare”.
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