Diamante, la maggioranza litiga e l'opposizione va all'attacco. Discussione animata in consiglio
Aggiornamento: 6 giu 2023
La posizione del presidente del consiglio comunale è in bilico. La maggioranza: "si dovrebbe dimettere"; l'opposizione chiede le dimissioni della maggioranza
DIAMANTE – Una apparente tranquilla seduta di consiglio comunale, a Diamante, sembra essersi trasformata in un confronto serrato con un dibattito acceso fra il presidente del consiglio comunale, Francesco Bartalotta, ed il sindaco Ernesto Magorno, oltre ad altri componenti della maggioranza. E' emerso ciò che, sia i cittadini di Diamante che anche chi segue la politica locale, avevano già compreso da tempo. Soprattutto sui social, lo scambio di battute, non era più quello di componenti della stessa linea politica di maggioranza. Si intuiva in maniera lampante una levata di scudi fra le parti. E, durante la seduta del consiglio comunale di Diamante degli ultimi giorni, le frizioni sono emerse in maniera plateale, Tant'è che il consigliere di maggioranza Antonio Cauteruccio ha fatto trasparire che forse sarebbe stato meglio, da parte di Bartalotta, lasciare la poltrona del presidente del consiglio comunale, a lui riservata in quanto eletto nella maggioranza, con la lista alla guida dell'amministrazione.
Inevitabile, anche qualche riferimento di rapporti personali fra il sindaco Magorno e lo stesso Bartalotta, con ipotesi di “interventi di notabili”, che avrebbero portato proprio alla rottura e ad una presunta richiesta sulla linea politica da adottare, che avrebbe potuto eventualmente portare, se non rispettata, all'estromissione dello stesso Bartalotta.
L'INTERVENTO DELL'OPPOSIZIONE
Su quanto accaduto in consiglio lunedì scorso, è anche intervenuto il gruppo di opposizione “Diamante & Cirella, siamo Voi” che parla di “deriva istituzionale”. “Nel consiglio comunale – si legge in una nota - si è palesata agli occhi di tutti l'inconsistenza di una maggioranza che ha passato e continua a passare il suo tempo a litigare al proprio interno, e non per questioni che attengono il governo della città, invece di programmare, proporre, organizzare, fare. Questa – si legge - passerà alla storia come la peggiore amministrazione di sempre e la vergognosa deriva in cui si è scaduti nell'ultimo consiglio comunale ne è testimonianza. Un incontro in cui si è consumato uno strappo insanabile tra il presidente del Consiglio, che si è ricordato dopo 4 anni di non condividere nulla della sua maggioranza della quale ha praticamente fatto parte fino ad oggi, ed il sindaco che con la sua maggioranza lo aveva eletto nella carica. Da ciò che è stato dichiarato in Consiglio è stato proprio il primo cittadino ad aver estromesso il presidente, per questioni politiche personali e non per divergenze nel modo di amministrare la comunità. Arroganza, confusione ed incapacità sono gli elementi che caratterizzano questa maggioranza che ha abbandonato a se stesso il paese e tutta la sua comunità per dedicarsi a beghe personali e cercare di rimanere a galla. Forse è arrivato il momento di mettere un punto a tutto ciò e prendere coscienza della vostra inadeguatezza ad amministrare. E con atto di coraggio ed intelligenza politica - che finora non avete mai dimostrato di avere - andare a casa e rimettersi alla volontà del popolo”.
L'INTERVENTO DEL MOVIMENTO ATTIVAMENTE
“Il consiglio comunale del 22 maggio scorso ha certificato che quella attuale passerà alla storia come la peggiore amministrazione del nostro paese, per la vergognosa deriva istituzionale in cui è scaduta la massima assise cittadina per le argomentazioni di infimo livello utilizzate dal sindaco e da tutti gli interventi”. E' il commento del gruppo politico locale “AttivaMente per il bene comune”. Il riferimento è ai fatti accaduti durante l'ultimo consiglio. Per il movimento cittadino: “Politicamente è stato un momento di svolta importante e forse decisivo per la intera consiliatura, perché ha sancito la rottura insanabile fra i principali soggetti istituzionali del Comune. Ma nei discorsi fra i vari interlocutori si è parlato anche di velate minacce, di avvertimenti, di situazioni poco edificanti anche in riferimento alle elezioni politiche di settembre 2022, rivelatesi disastrose per il sindaco e la sua maggioranza”.
Anche dal movimento politico esterno si invocano le dimissioni: “In virtù di quanto visto ed ascoltato – si legge - chiediamo le dimissioni del sindaco e della giunta, oltre che per aver usato l'assise consiliare per questioni estranee al bene comune, anche in considerazione del fatto che il Sindaco dalle scorse elezioni politiche non esercita in modo continuativo il suo mandato, soggiornando altrove e delegando di fatto al suo vice la gestione del comune, come si evince dallo stralcio delle delibere in Giunta ove è raramente presente e dalla gestione complessiva dell'ente affidata ad altri; sarebbe veramente auspicabile porre fine ad una consiliatura ove predomina arroganza ed incapacità a tutti i livelli mentre il paese è praticamente abbandonato e coloro i quali dovrebbero amministrarlo si producono in roboanti ed enfatiche dichiarazioni di compiacimento per atti di ordinaria amministrazione, come l'orchestra del Titanic che continua a suonare mentre la nave stava affondando”.