Diamante, disservizio idrico e sequestro pozzo: l'opposizione resta senza risposte
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Diamante, disservizio idrico e sequestro pozzo: l'opposizione resta senza risposte

Marcello Pascale, capogruppo di Diamante e Cirella #SiamoVoi scrive al sindaco e agli uffici sollecitando risposte sulla mancanza d'acqua e sul sequestro di un pozzo


Marcello Pascale
Marcello Pascale

DIAMANTE – 1 set. 20 - Un disservizio idrico nella città turistica di Diamante che ha generato qualche protesta. L'opposizione, circa dieci giorni fa ha inviato una posta elettronica certificata con richiesta di delucidazioni. Ma, a tale comunicazione, non c'è ancora stata un risposta. Una situazione che il capogruppo della minoranza, Marcello Pascale, contesta fortemente perchè è volta a limitare le funzioni che sono proprie dei consiglieri che svolgono il ruolo di opposizione. Il capogruppo consiliare di “Diamante e Cirella #SiamoVoi” poneva e ripropone quattro domande: “Quali sono le motivazioni della parziale/totale mancanza di acqua in molte aree della città. La motivazione che ha definito l'ipotesi dell'accertata non potabilità dell'acqua, se ascrivibile ad ipotetico o accertato inquinamento batteriologico, chimico o di altra natura. Se sono stati effettuati campionamenti dell'acqua, quando e da chi, e se si hanno i risultati degli stessi ed eventualmente con quale esito.



Quali sono le motivazioni del sequestro del pozzo di Venicelle”. Pascale fa notare che “nonostante la richiesta inviata a mezzo Pec in data 20 agosto, non si è avuto alcun riscontro. La richiesta era motivata, oltre che dall'oggettivo rispetto della trasparenza nella gestione della cosa pubblica, anche e soprattutto dalla crescente preoccupazione del cittadini residenti di Diamante, oltre che dei numerosi turisti che hanno scelto la città per le loro ferie estive”. Secondo Marcello Pascale è inconcepibile che da quasi due settimane vi sia un disservizio idrico non solo in termini di portata dell’acqua (che manca), ma soprattutto in termini di potabilità: “per la qual cosa è stata emanata un'ordinanza di non potabilità. Si sa che vi è il sequestro di un pozzo ad opera dell'autorità giudiziaria, si comunica in diretta televisiva e social che sono stati fatti dei prelievi dell'acqua di cui si avranno i risultati entro il 25 agosto, e si arriva al 31 agosto in un silenzio assordante e senza alcuna delucidazioni in merito. Questo atteggiamento – conclude Pascale - non fa altro che creare tensioni e preoccupazioni nella popolazione”.

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