Confiscato tesoro da oltre 2 milioni di euro a promotore finanziario abusivo a Reggio Calabria
- miocomune.tv

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Guardia di Finanza e Procura di Reggio Calabria sequestrano oltre 4.000 oggetti preziosi e polizze assicurative nell’ambito di un’inchiesta su schema Ponzi e gestione abusiva del risparmio
13 dicembre 2025
Reggio Calabria, un patrimonio composto da oltre 4.000 oggetti preziosi, orologi di lusso e polizze assicurative, per un valore complessivo superiore ai 2 milioni di euro, è stato definitivamente confiscato a un sedicente promotore finanziario, ritenuto al vertice di un’associazione a delinquere dedita alla raccolta abusiva del risparmio.
Il provvedimento è stato eseguito dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, insieme al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, che ha guidato le indagini patrimoniali.
Schema Ponzi e vendita di strumenti finanziari fasulli
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il promotore avrebbe operato attraverso società finanziarie appositamente costituite, raccogliendo denaro da centinaia di risparmiatori residenti in tutta Italia, promettendo rendimenti elevati e irrealistici.
Le indagini hanno fatto emergere un sistema piramidale, riconducibile al cosiddetto schema Ponzi, nel quale i guadagni promessi non derivavano da attività finanziarie reali, ma esclusivamente dall’ingresso continuo di nuovi investitori.

Preziosi, Rolex e polizze assicurative sotto confisca
Il “tesoretto” confiscato comprende:
63 diamanti
Oltre 200 anelli in oro
14 collane e 33 bracciali
Orologi di alta gamma, tra cui 46 Rolex, 21 Tudor e 7 Cartier
Polizze assicurative e ulteriori disponibilità finanziarie
I beni sono stati individuati non solo in Italia, ma anche in Spagna e Germania, a conferma della dimensione transnazionale dell’attività illecita.
Incoerenza tra redditi dichiarati e patrimonio reale
Elemento centrale dell’inchiesta è stata la marcata sproporzione tra i redditi ufficialmente dichiarati e le ingenti disponibilità patrimoniali del soggetto, ritenuta sufficiente — allo stato del procedimento — a dimostrare la pericolosità sociale dell’indagato.
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha quindi accolto la richiesta della Procura, disponendo la confisca preventiva dei beni come misura di contrasto alla criminalità economico-finanziaria.

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