Sorpassometro sulla SS18 di Acquappesa sotto i riflettori: multe a senso unico
- miocomune.tv

- 6 ore fa
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Ricorsi in aumento contro il sorpassometro di Acquappesa: dubbi su funzionamento e legittimità delle sanzioni, emerge un dato da analizzare: multe in una sola direzione
15 dicembre 2025
Continua ad allargarsi il fronte del contenzioso legato al cosiddetto sorpassometro installato sulla Statale 18, nel territorio comunale di Acquappesa. Dopo le prime sospensioni cautelari disposte dal giudice di pace di Paola, il numero dei ricorsi presentati dagli automobilisti è in costante aumento, mentre dall’analisi dei verbali notificati nelle ultime settimane emergono nuovi elementi destinati ad alimentare il dibattito giuridico.
Sorpassometro SS18 Acquappesa: verbali solo in direzione nord
Secondo quanto risulta dagli atti esaminati presso i principali studi legali che seguono la vicenda, le infrazioni contestate riguarderebbero veicoli in marcia esclusivamente in direzione nord. Un dato tutt’altro che marginale, considerando che il sistema è stato presentato come composto da due dispositivi, uno per ciascun senso di marcia.
Dalla documentazione amministrativa e dagli atti di gara, infatti, il sorpassometro dovrebbe operare simmetricamente su entrambe le carreggiate della SS18, rilevando i sorpassi vietati sia verso nord che verso sud. In quel tratto è presente la doppia striscia continua. Allo stato attuale, tuttavia, non risulterebbe alcuna sanzione elevata nei confronti di automobilisti diretti a sud.
Dubbi sul funzionamento del sorpassometro di Acquappesa
La circostanza solleva interrogativi evidenti: è plausibile che tutti i conducenti in direzione sud abbiano rispettato scrupolosamente il codice della strada? Oppure il sistema di rilevazione non ha funzionato in modo uniforme su entrambi i sensi di marcia?
Questioni che assumono un rilievo giuridico concreto. Se il controllo risultasse attivo di fatto su un solo lato, potrebbero configurarsi profili di disparità di trattamento e incompletezza del sistema, con ricadute dirette sulla legittimità degli accertamenti.
Ricorsi e sanzioni pesanti: sospensioni già disposte
Nel frattempo, il flusso dei ricorsi continua a crescere. Molti automobilisti hanno impugnato verbali particolarmente onerosi, con sanzioni cumulative fino a 368 euro, 16 punti decurtati e sospensione della patente fino a tre mesi.
I primi provvedimenti depositati hanno già disposto la sospensione dell’efficacia delle multe, riconoscendo sia il fumus boni iuris – la plausibile fondatezza delle contestazioni – sia il periculum in mora, legato agli effetti immediati e difficilmente reversibili delle sanzioni. Le udienze di merito sono fissate per giugno 2026.
Omologazione del dispositivo e decreto prefettizio nel mirino
Tra i motivi più ricorrenti dei ricorsi resta centrale la presunta mancata omologazione ministeriale del sorpassometro. Nei verbali si parla di apparecchiatura “approvata”, ma non emergono certezze sul fatto che sia omologata, una distinzione che la giurisprudenza ha più volte ritenuto determinante per la validità degli accertamenti automatici.
Si contesta inoltre l’utilizzo di un decreto prefettizio del 2012, mentre il dispositivo installato sarebbe di produzione recente, con un possibile disallineamento tra autorizzazione e tecnologia effettivamente impiegata.
Appalto milionario e precedenti giurisprudenziali
A ciò si aggiungono le contestazioni sul cumulo delle sanzioni – tre violazioni in un unico episodio – e sulle modalità di affidamento dell’appalto, dal valore stimato di circa 3,3 milioni di euro in tre anni, basato su una previsione di decine di migliaia di verbali.
La vicenda richiama un precedente non lontano: sempre ad Acquappesa, il sistema Scout Speed era stato progressivamente accantonato dopo una serie di pronunce favorevoli agli automobilisti, fondate anche allora sulla mancanza di omologazione. Un precedente oggi richiamato in molti ricorsi.
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