Diamante, cade dalla bici e si ferisce. Assolto l'automobilista che aveva aperto la portiera
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Diamante, cade dalla bici e si ferisce. Assolto l'automobilista che aveva aperto la portiera

Aggiornamento: 11 lug 2022

Il Tribunale ha accolto la tesi degli avvocati difensori ed ha assolto l'automobilista che si era fermato a bordo strada e aveva aperto la portiera dell'auto non accorgendosi del ciclista



DIAMANTE – 5 lug. 22 - Aveva aperto la portiera dell'auto e contestualmente si era registrata la caduta di un giovane ciclista. Assolto, con formula piena, un turista campano, accusato di lesioni stradali gravi. Accolta la richiesta dei difensori dell'imputato, Armando Cervone del Foro di Nola ed Emilio Enzo Quintieri del Foro di Paola. I fatti si riferiscono all'estate del 2017. L'imputato, il 24 agosto 2017, si trovava alla guida di una Fiat Punto. Dopo essersi fermato sul margine destro della carreggiata, in viale Glauco, disattendendo le prescrizioni del divieto di sosta, in presenza di apposita segnaletica stradale, aprendo lo sportello anteriore sinistro, generava la caduta di un minore. Il giovane riportava lesioni personali gravi: la frattura scomposta di ulna e radio del braccio sinistro con conseguente lesione del muscolo estensore lungo radiale del carpo. Il pm aveva chiesto la condanna del conducente della Fiat.



I difensori hanno chiesto, invece, l'assoluzione “perché il fatto non sussiste”, contestando che “non era stato provato alcun nesso causale tra la condotta posta in essere dall'imputato, consistita nell'aver parzialmente aperto lo sportello anteriore sinistro della sua autovettura, che era ferma seppur in luogo in cui la sosta era vietata; e le lesioni gravi riportate dalla persona offesa che, tra l'altro, nel 2018 era stata già integralmente risarcita dall'assicurazione dell'imputato”. Dai rilievi non era emerso alcun segno sull'autovettura dell'imputato che dimostrasse l'avvenuto impatto, mentre la bicicletta su cui viaggiava la persona offesa era stata già rimossa e non fu possibile ispezionarla, rendendo così impossibile verificare le condizioni, ed in particolare se al momento del fatto fosse dotata dei requisiti previsti dal codice della strada: dispositivo di frenatura funzionante, luci anteriori bianche o gialle e posteriori rosse e catadiottri rossi sui pedali e sui lati. Alla fine, il giudice monocratico penale del Tribunale di Paola, Alberto Pugliese, si è determinato per l'assoluzione dell'imputato.



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