Cetraro, scuole ancora chiuse per il trasferimento: nuova ordinanza

Cetraro, nuova ordinanza del vicesindaco Cesareo: scuole ancora chiuse per il trasferimento anche domani giovedì 8 febbraio

CETRARO – 7 feb. 24 - Il vicesindaco di Cetraro, Tommaso Cesareo, ha firmato una nuova ordinanza per le scuole cetraresi che restano ancora chiuse fino a domani per il trasferimento. Da alcuni giorni gli istituti cittadini sono al centro del dibattito politico. L'ultima ordinanza si riferisce alla proroga della sospensione delle attività didattiche della scuola secondaria di primo grado, Corrado Alvaro, e scuola primaria della marina, in via Marinella per proseguire con gli interventi manutentivi. Si fa riferimento alla precedente ordinanza del primo febbraio e si ordina la proroga della sospensione delle attività didattiche sino all'intera giornata di domani, giovedì 8 febbraio.

Ieri, il responsabile dell’area ha comunicato che l’ultimazione delle operazioni di trasferimento, attualmente in corso, delle aule della scuola media Alvaro presso la scuola primaria di via Marinella è prevista per domani. Si è prolungata, rispetto alle previsioni originarie. “Le operazioni di sgombero e trasferimento possono essere eseguite esclusivamente in assenza dell'intero personale scolastico interessato allo spostamento” si legge, per una questione di sicurezza nei luoghi di lavoro, e al fine di tutelare la salute e l'incolumità degli alunni e dei dipendenti scolastici. La questione scuole ha generato polemiche nei giorni scorsi. Le minoranze consiliari sono intervenute più volte per lamentare problemi per questa operazione. All'operazione in atto, seguirà il trasferimento di 120 alunni, dalla scuola media del plesso Alvaro di Cetraro marina, alla scuola elementare di Marinella.

“La scuola non si tocca – ha attaccato recentemente il consigliere di minoranza, Massimiliano Vaccaro –. Quindi, cari amministratori datevi da fare e trovate immediatamente una soluzione a questo vostro ennesimo disastro. Devo sottolineare, ancora una volta, il fallimento di questa classe politica e di questa compagine amministrativa alla quale mancava di mettere in crisi anche la scuola. Delle inadeguatezze ed incapacità a gestire le varie situazioni amministrative di questi trascorsi tre anni e mezzo (quasi) potremmo parlare da qui fino a domani. Anche le scuole, dunque, sono vittime del “cambiamento ” e de “il cielo è sempre più blu”. Parole che davano illusioni ad un popolo ingenuo che si affidava a politici che per “cambiamento” intendevano solo quello delle proprie casacche. Da qui nasce il fallimento”.