Cetraro, Cesareo spiega perché si è arrivati al dissesto finanziario
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Cetraro, Cesareo spiega perché si è arrivati al dissesto finanziario

Aggiornamento: 4 giorni fa

Il vicesindaco di Cetraro, Cesareo, interviene sul dissesto finanziario e spiega come si è arrivati alla situazione attuale


Cetraro, 22 aprile 2024 – In consiglio comunale si riapre la discussione sulla questione del dissesto finanziario. Il dibattito sarà certamente acceso in quanto c'è grande divergenza di idee fra le parti in maggioranza ed i gruppi di minoranza. Recentemente, il vicesindaco Tommaso Cesareo è intervenuto sull'argomento che ritiene “complesso e di pertinenza di chi ha competenze specifiche”. Il vicesindaco Cesareo però vorrebbe spiegare con parole semplici perché si è arrivati ad optare per il dissesto finanziario. «Appena insediati – ha ricordato in un video, Cesareo - abbiamo trovato questa massa debitoria che, secondo i nostri uffici finanziari, non eravamo in grado di ripianare con le somme a disposizione dell'ente. Quindi abbiamo deciso di ricorrere al fondo di rotazione, una misura che lo Stato mette a disposizione di quei comuni che hanno presentato un riequilibrio di bilancio pluriennale». Il vicesindaco evidenzia, con l'intento di rendere semplice la questione, che si tratta, in pratica, di aiuti economici per poter agire di conseguenza. «Questa misura – aggiunge il vicesindaco - era in vigore dal 2014, quindi da 10 anni. Tutti quei comuni, nelle stesse condizioni di Cetraro potevano accedere a questo fondo di rotazione e risolvere i loro problemi finanziari. Però è successo che nel momento in cui avevamo già messo tutto in riequilibrio, è arrivata una sentenza della corte costituzionale a  dicembre 2023 che dopo dieci anni sostiene che quella misura era illegittima». Una sentenza che, secondo la maggioranza ha letteralmente tagliato le gambe al sistema finanziario e che ha condotto il comune sull'orlo del burrone. La decisione era se ricominciare da capo o affrontare la problematica di petto. Secondo la versione della maggioranza, con una lettera, il servizio finanziario aveva fatto sapere che non era più in grado di chiudere il bilancio. L'amministrazione ha scelto di proseguire e di tentare la strada del risanamento evitando il dissesto conscia delle conseguenze. «Abbiamo pensato finanche di ricorrere alla vendita di nostri beni patrimoniali», ha detto il vicesindaco Cesareo. Non sarebbe stato possibile colmare il debito accumulato. Il debito reale del comune ammonta, lo abbiamo già riferito, a circa cinque milioni di euro. Il vicesindaco Cesareo ha spiegato che la relazione è il frutto di un confronto quotidiano con gli uffici finanziari del comune. «Se la corte dei conti interverrà – ha poi detto il vicesindaco per sgomberare il campo da ogni dubbio - certificherà di chi sono le responsabilità. Se dovesse certificare che c'è una responsabilità del sottoscritto – ha aggiunto - mi dimetterò e sarò pronto a pagare di tasca mia».  Per il dibattito bisognerà attendere il consiglio comunale e i gruppi di opposizione sono sul piede di guerra.

Cetraro, 22 aprile 2024 – In consiglio comunale si riapre la discussione sulla questione del dissesto finanziario a Cetraro, il vicesindaco Cesareo spiega come si è arrivati alla situazione attuale. Il dibattito sarà certamente acceso in quanto c'è grande divergenza di idee fra le parti in maggioranza ed i gruppi di minoranza. Recentemente, il vicesindaco Tommaso Cesareo è intervenuto sull'argomento che ritiene “complesso e di pertinenza di chi ha competenze specifiche”. Il vicesindaco Cesareo però vorrebbe spiegare con parole semplici perché si è arrivati ad optare per il dissesto finanziario.


Una vecchia massa debitoria

«Appena insediati – ha ricordato in un video, Cesareo - abbiamo trovato questa massa debitoria che, secondo i nostri uffici finanziari, non eravamo in grado di ripianare con le somme a disposizione dell'ente. Quindi abbiamo deciso di ricorrere al fondo di rotazione, una misura che lo Stato mette a disposizione di quei comuni che hanno presentato un riequilibrio di bilancio pluriennale». Il vicesindaco evidenzia, con l'intento di rendere semplice la questione, che si tratta, in pratica, di aiuti economici per poter agire di conseguenza. «Questa misura – aggiunge il vicesindaco - era in vigore dal 2014, quindi da 10 anni. Tutti quei comuni, nelle stesse condizioni di Cetraro potevano accedere a questo fondo di rotazione e risolvere i loro problemi finanziari. Però è successo che nel momento in cui avevamo già messo tutto in riequilibrio, è arrivata una sentenza della corte costituzionale a dicembre 2023 che dopo dieci anni sostiene che quella misura era illegittima».


La sentenza cruciale

Una sentenza che, secondo la maggioranza ha letteralmente tagliato le gambe al sistema finanziario e che ha condotto il comune sull'orlo del burrone. La decisione era se ricominciare da capo o affrontare la problematica di petto. Secondo la versione della maggioranza, con una lettera, il servizio finanziario aveva fatto sapere che non era più in grado di chiudere il bilancio. L'amministrazione ha scelto di proseguire e di tentare la strada del risanamento evitando il dissesto conscia delle conseguenze. «Abbiamo pensato finanche di ricorrere alla vendita di nostri beni patrimoniali», ha detto il vicesindaco Cesareo. Non sarebbe stato possibile colmare il debito accumulato. Il debito reale del comune ammonta, lo abbiamo già riferito, a circa cinque milioni di euro.


Il confronto con gli uffici

Il vicesindaco Cesareo ha spiegato che la relazione è il frutto di un confronto quotidiano

con gli uffici finanziari del comune. «Se la corte dei conti interverrà – ha poi detto il vicesindaco per sgomberare il campo da ogni dubbio - certificherà di chi sono le responsabilità. Se dovesse certificare che c'è una responsabilità del sottoscritto – ha aggiunto - mi dimetterò e sarò pronto a pagare di tasca mia». Per il dibattito bisognerà attendere il consiglio comunale e i gruppi di opposizione sono sul piede di guerra.


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