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Caso "Summer day": l'agenzia del demanio appella la sentenza del Tar

Caso "Summer Day", la sentenza del Tar appellata dall'agenzia del demanio. Il nodo della proprietà dei terreni in aula a maggio 2024


Caso "Summer Day", la sentenza del Tar appellata dall'agenzia del demanio. Il nodo della proprietà dei terreni in aula a maggio 2024


SANTA MARIA DEL CEDRO – 26 ott. 23 - Le vicende legate al villaggio turistico conosciuto come “Summer day”, nell'area demaniale del comune di Santa Maria del Cedro, hanno una ulteriore coda. Questa volta è l'agenzia del demanio a chiamare in causa la proprietà e a presentare un ricorso alla decisione del Tribunale di Catanzaro sul “possesso” dell'area sulla quale sorge il villaggio turistico. Da tempo è in atto un braccio di ferro che vede, appunto, l'agenzia del demanio, l'amministrazione comunale di Santa Maria del Cedro, da una parte, e dall'altra, la “proprietà” della struttura che, al momento, è determinata a non voler abbandonare il villaggio turistico. Il villaggio turistico Summer Day, è stato oggetto, questa estate, di un'ordinanza di chiusura e di una serie di provvedimenti del comune. Il tribunale di Catanzaro, prima sezione civile, in accoglimento della domanda della parte attrice, ha stabilito la seguente formula: “accerta e dichiara che il signor Biagio Galiano ha acquistato a titolo di usucapione abbreviata la proprietà dei beni immobili per come meglio indicati nel contratto di compravendita del 23 marzo del 1983”.



Ora, L'agenzia del demanio ha presentato un atto di citazione in Appello e sarà rappresentata dal legale rappresentante pro tempore, contro Biagio Galiano, rappresentato e difeso dagli avvocati Dario Bergamo e Francesco Cristiani, nei confronti del comune di Santa Maria del Cedro, rappresentato e difeso dall’avvocato Giancarlo Gentile. Nel ricorso l’allora attore “asseriva di aver acquistato la proprietà dei beni in virtù di contratto di compravendita stipulato in data 23 marzo 1983 e di aver, in ogni caso, esercitato sui medesimi il possesso in modo pacifico, pubblico, indisturbato ed animo domini per oltre venti anni, con conseguente decorso del tempo utile ai fini dell’acquisto per usucapione”. La parte pubblica, l'agenzia del demanio ha chiesto la reiezione della domanda , in quanto inammissibile “per difetto di legittimazione attiva”, e infondata nel merito. Stessa richiesta dal comune di Santa Maria del Cedro. Ora, l’agenzia del demanio e il ministero dell’economia e delle finanze, impugnano la sentenza, chiedendone l’annullamento e/o la riforma.



Si chiede di “dichiarare l’inammissibilità della domanda azionata in primo grado per carenza di legittimazione attiva e comunque rigettare la medesima, siccome infondata in fatto e in diritto”. Le parti in causa, dopo la costituzione, sono state chiamate a comparire dinanzi alla Corte d’Appello di Catanzaro nella prima udienza fissata per il prossimo 16 maggio 2024. Ovviamente, si tratta di una questione molto tecnica che dovrà essere risolta nelle sedi adeguate. La proprietà vorrebbe proseguire con l'attività turistica presente da anni su quel terreno che ha vissuto un profondo mutamento negli anni. L'agenzia del demanio rivendica il possesso del terreno e l'amministrazione, in un eventuale disegno finale, vorrebbe ampliare con ulteriori spazi l'area del lungomare.



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