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Aviosuperficie di Scalea, revocata l'autorizzazione per l'impianto di carburante

Aviosuperficie di Scalea, revocata l'autorizzazione per l'impianto di carburante, prosegue la battaglia del comune. Il gestore non lascia il sito


Aviosuperficie di Scalea, revocata l'autorizzazione per l'impianto di carburante, prosegue la battaglia del comune. Il gestore non lascia il sito

SCALEA – 9 nov. 23 - L'aviosuperficie di Scalea è in una fase di smantellamento. Nei mesi scorsi, come si ricorderà, c'era stato uno “sfratto esecutivo” per l'ingegnere Ortolani, che in attesa delle decisioni della giustizia amministrativa e non, sembra non aver lasciato il sito. Una serie di questioni sulle quali abbiamo ampiamente riferito in passato. La novità del momento, invece, è un'ordinanza dello sportello unico delle attività produttive. Si tratta della revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'impianto di distribuzione carburanti nella sede dell'aviosuperficie di Scalea. L'atto è diretto alla società “Airpolicastro”, alla quale si chiede la dismissione dell'impianto e la contestuale bonifica delle aree. Il contratto di concessione in uso risale al lontano mese di marzo del 2007.



Alla società, viene affidata la disponibilità del suolo pubblico di 2.200 metri quadrati, per attività tecniche di supporto all'aviosuperficie di località La Bruca, con l'installazione di un impianto di distribuzione carburanti per aeromobili. Il primo contratto era avvenuto con altra società che, nel frattempo ha cambiato nome. L'ultima società risulta essere fallita il 6 luglio 2022 con sentenza dei Tribunale di Napoli. Il comune di Scalea, si apprende, ha avanzato, nella procedura fallimentare, richiesta di rivendicazione del bene, accolta dal fallimento, ed è pertanto intervenuta l'estinzione del rapporto concessorio con il titolo autorizzativo del distributore. Il comune, ner recuperare il bene, fa presente che risulta “documentalmente comprovato l'inadempimento della società Air Policastro Srl al versamento dei canoni di cui all'art.4 della convenzione, in data ampiamente anteriore alla sentenza di fallimento”.



Inoltre, dopo il fallimento: “non essendo subentrato, legittimamente, alcun altro nuovo e diverso gestore, per la mancanza di una autorizzazione in tal senso da parte del fallimento e del comune di Scalea, l'impianto di distribuzione dei carburanti dovrebbe aver sospeso la propria gestione e risultare inattivo”. Il comune fa sapere inoltre che l'Enac, l'ente nazionale che regola l'aviazione civile, ha revocato la qualifica di gestore dell'aviosuperficie ad Ortolani, quindi “ad oggi l'aviosuperficie dovrebbe essere inattiva, qualificata quale aviosuperficie occasionale e, a maggior ragione, non dovrebbe in alcun modo funzionare il servizio di erogazione dei carburanti che assume valenza appunto strettamente funzionale alla gestione della pista di atterraggio”. Ora, secondo il comune “tramite altre e diverse società, (il precedente gestore) continua a detenere illegittimamente le aree dell'aviosuperficie e nonostante l'emanazione di due ordinanze sindacali per il rilascio dell'area, non è stato ad oggi possibile ottenere la liberazione della struttura tecnica destinata al traffico aereo”.



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