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Aviosuperficie di Scalea, Mannarino tenta la mediazione tra comune e gestione

La situazione è tesa fra le parti, si intraprendono vie giudiziarie per la questione della gestione dell'aviosuperficie



SCALEA – 30 mag. 23 - Il muro contro muro sulle vicende legate all'aviosuperficie di Scalea, continua. Come era prevedibile, sembra non esserci la volontà di dialogare, di cercare una soluzione condivisa. Nell'ultima conferenza stampa, l'ingegnere Ortolani, responsabile della società che gestisce l'aviosuperficie, aveva rinnovato la volontà di affrontare la questione tenendo contro delle attività pregresse. Ma lo stesso Ortolani, aveva anche in qualche modo anticipato che gli spiragli per avviare il dialogo erano davvero ristretti e che quindi si sarebbe giunti a risolvere la questione per vie legali. Tutto questo, lascerebbe presupporre tempi più lunghi di inattività della struttura che, invece, i cittadini, gli operatori turistici, vorrebbero attiva con possibili ritorni dall'intera Europa. L'ingegnere Ortolani, fra l'altro, ha dato la sua disponibilità a consegnare la struttura, in ogni momento, ma seguendo i principi dettati dalla legge. Insomma, la consegna potrebbe avvenire in presenza di un bando pubblico e di un esito positivo con affidamento ai soggetti vincitori. Ortolani, aveva detto a chiare lettere che non avrebbe effettuato una consegna nelle mani dell'ufficio tecnico, o di chi per esso, se non in presenza di un iter esplicitamente previsto dalla legge.



E, come è noto, il movimento “Pensiamo a Scalea” aveva lanciato l'appello per “salvare” l'aviosuperficie. Il presidente Ivan De Luca, ed il segretario politico, l'avvocato Achille Tenuta avevano chiesto al sindaco Perrotta ed alla società che sta gestendo l’aviosuperficie di trovare “un accordo per evitare un contenzioso che finirebbe per danneggiare ancora di più l’intera collettività. La struttura – si legge nella nota - sta già perdendo alcuni servizi ed altri ne perderà. Potrebbe essere chiusa, interdetta ed abbandonata a sè stessa. Una soluzione si può e si deve trovare. I sindaci del Patto Territoriale dovrebbero con urgenza e concretezza intervenire”. E c'è una lettera inviata dalla consigliera regionale di Fratelli d'Italia, Sabrina Mannarino, al sindaco Giacomo Perrotta e all'ingegnere Alberto Ortolani: “Sono stata investita della vicenda dell'aviosuperficie di Scalea da “Pensiamo a Scalea” e, ritenendo che l'infrastruttura rivesta un importanza strategica per lo sviluppo dell'intero territorio, sento il dovere di intervenire per cercare di risolvere la vertenza ed evitare un contenzioso che potrebbe determinare la paralisi. A tale fine – scrive Sabrina Mannarino - mi faccio volentieri promotrice di un incontro tra le parti che sia costruttivo nel solo interesse collettivo.

Nella prossima settimana sarò a Scalea per incontrarvi ed esaminare assieme a voi le varie ipotesi risolutive delle relative problematiche. Sperando in un vostro apprezzamento dell'iniziativa e soprattutto nella vostra disponibilità, resto in attesa di concordare tempi e luogo dell'incontro”. Insomma, sono diverse le possibilità offerte. Bisognerebbe comprendere le reali intenzioni di ogni soggetto coinvolto che dovrebbero andare negli interessi della popolazione. Il Patto territoriale con i suoi 14 comuni, e la Provincia, in passato hanno investito cifre rilevanti per la struttura che avrebbe dovuto rappresentare uno strumento per migliorare l'offerta turistica sulla riviera dei cedri, e non solo.



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