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Traffico sulla Statale 18: l’appello di "Cara, vecchia Scalea" per rotatoria e nuove infrastrutture

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  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

L’associazione “Cara, vecchia Scalea” denuncia i rischi per automobilisti e turisti: «Serve una variante a quattro corsie», una rotatoria all'incrocio con via Lido per l'accesso in città



Incrocio Corso Mediterraneo Scalea traffico congestionato

22 agosto 2025



SCALEA – Il traffico estivo lungo la Statale 18 a Scalea, che nel centro cittadino si trasforma in Corso Mediterraneo, continua a essere una delle emergenze più sentite da residenti e turisti. Le lunghe code agli incroci, in particolare quello con via Lido, e le manovre azzardate di automobilisti esasperati hanno trasformato la viabilità in un problema quotidiano.

A lanciare l’allarme è l’associazione culturale Cara, vecchia Scalea. Il vicepresidente Pino Cardillo ha rivolto un appello diretto al sindaco Mario Russo e all’Anas: «Non si possono fare figli e figliastri. Qui a Scalea esiste un pericolo enorme e sarebbe stato indispensabile realizzare almeno una rotatoria all’altezza della villa comunale. Oggi, invece, per attraversare la Statale occorre attendere anche dieci minuti per un varco sicuro».




Semafori inefficienti

In passato erano stati installati semafori, ma la misura si è rivelata insufficiente: nei periodi di traffico intenso si creavano code chilometriche sulla Statale 18 a Scalea.

Secondo l’associazione, la soluzione non può limitarsi a piccoli interventi, ma deve passare da una variante a quattro corsie, in grado di alleggerire il traffico cittadino e garantire sicurezza a residenti e turisti. «Abbiamo segnalato più volte – ha aggiunto Cardillo – che la Statale 18, in questo tratto, si è trasformata in una mulattiera. Non si contano più gli incidenti che avvengono lungo questa direttrice, resa ancora più pericolosa dall’arrivo dei visitatori estivi».




Una rotatoria in via Lido a Scalea

L'appello di Cara, vecchia Scalea

L’appello di Cara, vecchia Scalea si allarga anche alla situazione generale delle infrastrutture in Calabria, sottolineando come ritardi e scelte sbagliate abbiano aggravato i problemi di collegamento della regione. Cardillo ha citato l’Autostrada del Sole e l’ipotesi di spostare l’Alta velocità lontano dal litorale tirrenico: «Decisioni che rischiano di penalizzare il turismo e marginalizzare ulteriormente il territorio».

La richiesta è chiara: intervenire subito sulla Statale 18 a Scalea, con soluzioni immediate come le rotatorie e con una pianificazione a lungo termine che includa nuove infrastrutture. Un’esigenza che riguarda non solo i residenti, ma anche il turismo, motore economico dell’intera costa tirrenica cosentina.


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