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Tortora: l'ultimo saluto a Francesco Prisco. Proclamato il lutto cittadino

Oggi, a partire dalle ore 15.30, i funerali di Francesco Prisco, vittima di un agguato in strada il 17 febbraio scorso


TORTORA – 22 mar. 23 - E' rientrato nella serata di ieri il feretro di Francesco Prisco il giovane deceduto lo scorso 27 febbraio all'ospedale dell'Annunziata di Cosenza, in seguito alle gravi ferite riportate nell'agguato notturno del 17 febbraio in via Ruggiero Pucci, a Tortora. Una veglia notturna nella chiesa Santo Stefano Protomartire di Tortora, con i familiari e gli amici più stretti che non si sanno dar pace per una morte assurda. I funerali sono in programma oggi pomeriggio, a partire dalle 15.30 e si svolgeranno nella chiesa Santo Stefano Protomartire di Tortora. Il sindaco Antonio Iorio ha proclamato il lutto cittadino. Ha ordinato: la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche organizzate per oggi. Ai titolari di attività commerciali ed ai pubblici esercenti di evitare, con cortese sollecitudine, di porre in essere comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino. L'abbassamento delle serrande dalle ore 14.30 alle 17.30 per i titolari di attività commerciali e per i pubblici esercizi.



Sono vietate le attività ludiche e ricreative e tutti i comportamenti e le iniziative che contrastino con il carattere luttuoso della cerimonia e con il decoro urbano. C'è l'invito rivolto ai cittadini, alle istituzioni pubbliche, alle organizzazioni politiche, sociali, culturali, sportive, produttive ed ai titolari di attività private di ogni genere ad esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino mediante sospensione delle attività, in segno di raccoglimento, rispetto e riflessione dalle ore 14.30 allo 17.30. Nell'ordinanza si ricorda che: “il giorno 27 febbraio a causa di un tragico episodio ha perso la vita un nostro concittadino, Francesco Prisco, di 30 anni” e si ritiene “di interpretare il sentimento dell'intera comunità tortorese, profondamente colpita da questa drammatica notizia, che ha manifestato unanime desiderio di partecipazione al dolore che ha colpito i familiari dello scomparso”. Con il lutto cittadino, si intende “manifestare in modo tangibile e solenne il dolore ed il cordoglio del comune di Tortora per questa grave tragedia che ha colpito tutta la cittadinanza”.



Il consigliere di minoranza, Raffaele Papa, è intervenuto con una nota: “Quando il dolore di uno diventa di tutti – scrive - si ha il senso vero di una comunità attenta che in ciò ritrova il suo autentico fine. Condivido con sincera partecipazione l'ordinanza sindacale di lutto cittadino.

È il minimo che possiamo fare per manifestare piena solidarietà e vicinanza alla famiglia tutta per questa immane tragedia ed immenso dolore. Francesco resterà nel cuore di ognuno e ci aiuterà affinché mai più tutto ciò possa ripetersi. Ora tocca a tutti noi, cittadini ed Istituzioni fare in modo, con atti concreti, che il sacrificio di una giovane vita spezzata non venga vanificato”.

Ieri, come è noto, si è svolto l'esame autoptico sulla salma di Francesco Prisco; la Procura di Paola ha disposto l'esame irripetibile che servirà a dare una serie di risposte nel momento in cui il caso approderà in tribunale.La procura di Paola, con a capo Pierpaolo Bruni, ha conferito l'incarico al proprio consulente, il professore Pietrantonio Ricci, medico legale, dell'Università Magna Graecia. Gli avvocati che difendono i tre indagati hanno nominato propri consulenti.



L'ESAME AUTOPTICO

TORTORA – 21 mar. 23 - Si svolgeranno domani, mercoledì 22 marzo, a partire dalle ore 15.30, nella chiesa Santo Stefano Protomartire di Tortora, i funerali di Francesco Prisco, il 31enne vittima dell’agguato del 17 febbraio scorso avvenuto in via Ruggero Pucci. L'arrivo del feretro è previsto per le ore 18.00, al termine dell'esame autoptico.

Si svolge oggi, a partire dalle ore 10.00, l'esame autoptico sulla salma di Francesco Prisco, il giovane tortorese, vittima di un agguato in strada a Tortora, avvenuto nella notte del 17 febbraio scorso, e deceduto in ospedale il 27 febbraio, probabilmente a seguito delle ferite riportate. Ed è proprio in relazione al suo decesso che la Procura di Paola ha disposto l'esame irripetibile. Servirà a dare una serie di risposte nel momento in cui il caso approderà in tribunale. Al momento, come è noto, sono tre le persone indagate, da ritenere innocenti fino ad eventuale prova contraria. La procura di Paola, con a capo Pierpaolo Bruni, ha conferito l'incarico al proprio consulente.



Il professore Pietrantonio Ricci, medico legale, dell'Università Magna Graecia, dovrà rispondere ad una serie di quesiti, alcuni ritenuti fondamentali, sulla data precisa del decesso, sulle cause che hanno determinato la morte avvenuta dopo dieci giorni dall'agguato sulla strada a Tortora. Gli avvocati che difendono i tre indagati hanno nominato propri consulenti che, da questa mattina, a partire dalle ore 10.00, sono presenti all'esame autoptico che si svolge a Germaneto a Catanzaro. Nella serata di ieri, si apprende, è stata effettuata anche una Tac multistrato che servirà a congelare il quadro della situazione prima dell'esame autoptico. I familiari, hanno nominato quale avvocato di fiducia, Norina Scorza. Le tre persone sottoposte a fermo, destinatarie di un provvedimento di custodia cautelare in carcere sono: Angelo Lentini, 43 anni, di Scalea, assistito dall'avvocato Giuseppe Pizzimenti e da ieri anche dall'avvocato Antonio Crusco, che dopo aver ricevuto l'incarico ha provveduto anche alla nomina di un proprio consulente che prende parte all'esame autoptico. Michele Tufano, 40 anni, originario di Ottaviano (Napoli) residente a Tortora, è assistito dagli avvocati Giuseppe Bello e Antonio Tomeo, del foro di Napoli; Jonathan Russo anch'egli 40enne di Scalea è difeso dall'avvocato Giuseppe Bello. Ai tre indagati, come è noto viene contestato l'articolo 575, omicidio doloso, perché, in concorso tra di loro, avrebbero causato la morte di Francesco Prisco. I medici avrebbero riscontrato ferite d'arma da fuoco al torace, al polso sinistro e all'arto superiore destro; anche due fratture, una delle quali al femore. Il decesso sarebbe avvenuto, secondo le prime ipotesi mediche, per le ferite multiple da arma da fuoco riportate.



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