Scontro politico a Belvedere fra il sindaco Cascini e Uniti per Belvedere
Inizio consiliatura complicato, dal punto di vista politico. Botta e risposta fra Cascini e Uniti per Belvedere
BELVEDERE – 29 giu. 22 - L'avvio della nuova consiliatura del sindaco Cascini non sembra essere tranquilla. Tra attacchi politici e problematiche da risolvere l'inizio mandato sembra essere come una corsa ad ostacoli. L'ultimo attacco giunge dal gruppo “Uniti per Belvedere” che ironizza anche sulla minoranza “buona” e “cattiva”, dopo i segnali di distensione ricevuti dall'altro gruppo di minoranza di 2Impegno comune”. Il sindaco Cascini a pochi minuti dalla vittoria aveva lanciato anche un attacco pesante, invitando gli avversari politici che remavano contro Belvedere Marittimo, a lasciare la cittadina. Ed il gruppo “Uniti per Belvedere” commenta: “Dopo avere invitato gli avversari politici a lasciare Belvedere, neanche fossimo nella Toscana guelfa e ghibellina, il sindaco continua a collezionare un errore dopo l’altro: interrompe il rapporto di collaborazione con l’ing. Rosignuolo che pure era stato proficuo: milioni di euro ottenuti per la realizzazione di importanti opere pubbliche.
Nomina, con decreto sindacale, prima ancora di avere prestato giuramento, un altro responsabile dell’Ufficio tecnico, residente a Cetraro (è solo una coincidenza?), come se mancassero a Belvedere ingegneri o architetti capaci. Conferisce deleghe ai consiglieri comunali in materie che esulano dalle loro funzioni. Attribuisce deleghe assessorili confuse e contraddittorie (si possono delegare, al Centro storico, due diversi assessori? Si può delegare un assessore al PSC e un altro all’Urbanistica? Si possono delegare, agli eventi culturali e alla cultura, due diversi assessori? Si cade nel ridicolo, poi, quando tre diversi assessori sono delegati agli eventi, distinti in storicizzati, nuovi e grandi). Le contorsioni linguistiche del sindaco – afferma Uniti per Belvedere - rivelano la difficoltà di conciliare aspettative e aspirazioni conflittuali: non è un mistero che la questione del vicesindaco ha provocato più di una fibrillazione. Manifesta insofferenza anche nei confronti di chi si limita a segnalare criticità. Il sindaco, non pago di attribuire deleghe e conferire incarichi, si sobbarca anche l’onere di distinguere la minoranza buona da quella cattiva”.
LA REPLICA
Non si fa attendere la replica di Cascini. “Il gruppo di “Uniti per Belvedere” - afferma - non ha ancora preso atto della sonora sconfitta che i belvederesi gli hanno voluto dare. Continua ancora nel perseverare nell’errore che la cosa pubblica è “cosa loro”. Ovvero incarichi ad amici e compiacenti individui senza scrupoli e senza lode. Linea contraria a questo esecutivo. Ogni occasione per “Uniti” può diventare utile, ma certamente necessaria, per quei dieci minuti di visibilità. Ogni confronto, se si sposta sul piano politico, è sempre ben accetto e se ne può fare anche buon uso. Ma se si tratta di polemiche gratuite, quando sono dettate solo dalla necessità di mostrare ancora una esistenza, allora c’è da stare allegri. “Uniti per Belvedere” continua col fornire analisi che non esistono, se non nel loro modo di intendere la politica. Continuano con il richiamare frasi da me dette che, naturalmente si rifacevano a chi è interessato da iter giudiziari. Di certo di queste persone ne facciamo a meno, fermo restando che siamo strenui difensori che ognuno è innocente sino al terzo grado di giudizio. In quanto alle nomine si tratta, come la minoranza sa benissimo, di incarichi fiduciari. È a libera discrezione del sindaco poter decidere su quale linea l’ufficio tecnico dovrà muoversi, se in modo indiscriminato, come è accaduto in questi ultimi 20 anni, o seguendo le regole, come ha intenzione di fare questa amministrazione. Forse “Uniti” pensava che questa amministrazione seguisse l’iter che ha sempre contraddistinto i lustri passati, ovvero incarichi all’ufficio tecnico a fratelli o cugini e compari e all’ufficio legale a cognati e affini”. Conclude Cascini: “La verità è che ancora adesso si cerca di trovare appigli per criticare un esecutivo e una maggioranza al di sopra di ogni sospetto: che intende lavorare e fornire ai belvederesi le giuste risposte che si aspettano”.