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Scalea, un flash mob contro il "caro bollette"

Aggiornamento: 28 set 2022

Commercianti e rappresentanti politici davanti al comune di Scalea per una protesta pacifica


SCALEA – 20 set. 22 - Un “Flash mob” davanti al comune di Scalea, con la partecipazione di altri rappresentanti delle amministrazioni dei comuni della costa. E' stato organizzato dal direttivo “The Bos” che raggruppa i commercianti di Scalea e della riviera dei cedri. Un cartello sul viso con la richiesta di “aiuto”. E' la stessa che sta attraversando l'Italia intera ed anche l'Europa. Il “caro energia” sta contribuendo, insieme ad altri fattori, a condurre alla povertà tante famiglie e a indurre alla chiusura delle attività tanti commercianti che sono sopraffatti dalle spese. Presenti al Flash mob, il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, il sindaco di Verbicaro Francesco Silvestri, il vicesindaco di Diamante, Pino Pascale.



Una vicinanza, ha spiegato il sindaco di Scalea Perrotta, che vuole rappresentare la massima solidarietà a tanti esercenti di attività commerciali che si trovano in situazioni difficili. “L'aumento dell'energia elettrica e del gas e la crisi dovuta all'emergenza Covid – si legge in una nota dei commercianti - hanno cambiato vorticosamente tutte le carte in gioco nel mondo degli affari. Tutto questo, mentre la riscossione delle tasse e la regolamentazione del sistema economico sono fuori controllo. Chiediamo una maggiore presenza dello Stato nella vita della comunità”. Il sindaco di Verbicaro, Francesco Silvestri, ha ricordato che anche i comuni sono coinvolti nella stessa problematica. Il caro energia coinvolge gli enti e, a cascata, anche i cittadini e commercianti che si troveranno a pagare i costi degli aumenti dell'energia. Secondo Silvestri c'è bisogno di una mobilitazione nazionale, più forte. Anche per Pascale, un problema serio da affrontare al più presto, perchè toccherà i cittadini e i comuni.


L'ANNUNCIO DEI GIORNI SCORSI

SCALEA – 17 set. 22 - Il “caro bollette”, l'emergenza Covid e tante altre circostanze hanno posto in gravi difficoltà i commercianti, e non solo, anche i cittadini. A Scalea, l'associazione “The Bos”, che raggruppa alcune categorie di commercianti, vuole coinvolgere tutti gli imprenditori , i cittadini della riviera dei cedri per un flash mob. L'appuntamento è per domani mattina, a partire dalle ore 11.00, in via Plinio il Vecchio, la strada della casa comunale di Scalea, per una manifestazione pacifica e civile, ma anche a suon di tamburi, trombe e campanacci. “Noi non siamo numeri, non siamo schiavi o delinquenti, da trattare come burattini del loro teatrino. Non siamo vacche da mungere e poi abbandonare a se stesse”. Questo è il grido lanciato dall'associazione verso chi muove i fili del governo.



“L'aumento dell'energia elettrica e del gas e la crisi dovuta all'emergenza Covid – si legge in una nota - hanno cambiato vorticosamente tutte le carte in gioco nel mondo degli affari. Tutto questo, mentre la riscossione delle tasse e la regolamentazione del sistema economico sono fuori controllo. La globalizzazione infine è arrivata come una bomba nei nostri comuni ed il mercato è impazzito causando una forte deregolamentazione che lascia tutti impauriti e senza certezze per il futuro. Chiediamo: una maggiore presenza dello Stato nella vita della comunità ad esempio: perché non esistono delle centrali elettriche "verdi di quartiere"? Invece di piscine e mercati comunali? Perché non si installano reti wifi pubbliche così da ridurre i costi dei singoli abbonamenti ad internet? La transizione ecologica dov'è? Tutti se ne riempiono la bocca in ogni tv ed in ogni piazz,a ma poi sulle case e sui palazzi non c'è un pannello fotovoltaico. Perché nelle strade non ci sono siti di raccolta differenziata tali da aumentare la percentuale di rifiuti da rimettere nel sistema con il riciclo pulito? E poi, perché non ci sono le colonnine dell'acqua pubblica depurata in ogni quartiere? Queste installazioni è questi progetti oltre a renderci una comunità virtuosa ci consentirebbe grossi risparmi economici a fine anno. Perché non si creano degli "sportelli informativi" che guidano la popolazione alla creazione di questi servizi in ogni quartiere?

Non possiamo rimanere indifferenti davanti a questa nuova tragedia – concludono - e promettiamo tutti insieme che se non ci aiuteranno con il pagamento delle bollette saremo tutti pronti alla disobbedienza civile non pagando le bollette in massa”.




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