Scalea, poliambulatorio: l'Asp "decide” a discapito dei cittadini
L'azienda sanitaria pone il comune di fronte a scelte a "senso unico”
SCALEA – Quattro milioni e 900mila euro per ripristinare l'intera struttura del poliambulatorio. Il fabbricato, lo ricordiamo, è di proprietà dell'azienda sanitaria. I vigili del fuoco, come si ricorderà, avevano concesso una proroga di sei mesi per gli adeguamenti richiesti, pena la chiusura.
La vicenda cammina sul filo del rasoio. Perché l'azienda sanitaria sembra tenere l'amministrazione comunale, che non è proprietaria del fabbricato, con il cappio al collo. Con una partecipazione alle spese il poliambulatorio resterebbe nella sede attuale, altrimenti si prospetta un trasferimento in altro comune. Si “gioca” nell'ambito politico. Pare che l'Asp abbia già affermato di non voler spendere cifre astronomiche e che invece si accontenterebbe di locali alternativi, o addirittura prevede lo spostamento in altri comuni.
Un'altra tegola è caduta sulla testa dell'amministrazione nei locali del Serd, servizi per le dipendenze patologiche. Si è verificato in piccolo ciò che potrebbe accadere per l'intera struttura. Il locale, che all'interno del poliambulatorio ospita il Serd, è stato reso inagibile da danni strutturali. L'asp ha temporaneamente sospeso il servizio, come ha confermato ieri il sindaco in consiglio comunale, con l'opzione del trasferimento a Fuscaldo, quindi neanche dietro l'angolo. Ancora una volta, stretta con il cappio al collo, l'amministrazione comunale per evitare problemi ai cittadini dell'alto Tirreno cosentino, è corsa ai ripari offrendo un immobile, i locali che ospitavano gli uffici dell'ex Ufficiale giudiziario, al Tribunale.
«Proprio per evitare – ha detto il sindaco Perrotta in consiglio – che il servizio venga spostato a Fuscaldo. Ci stiamo battendo per risolvere questo problema». L'Asp quindi pone come priorità il risparmio economico e, in secondo piano, il beneficio per i cittadini di avere un servizio a pochi chilometri di distanza. Sulla cifra richiesta di 4 milioni e 900mila euro, il sindaco Perrotta, ieri ha riferito in consiglio: «A noi adesso non interessa – ha detto il sindaco – che venga ripristinata l'intera struttura, anche con i piani inutilizzati. A mio parere sembra una reazione abbastanza pretestuosa, quella dell'Asp».