Scalea-Mormanno, De Caprio: «Chiesto l'inserimento nel Recovery plan»
Per il consigliere regionale Antonio De Caprio bisogna inserire il progetto da 150 milioni di euro nel Recovery plan
SCALEA - 23 dic. 20 - «È un’opera ambiziosa e di valenza straordinaria, in grado di cambiare volto ad un territorio tra i più belli della Calabria, apportando benefici considerevoli al tessuto sociale, economico, turistico di una grossa porzione della provincia di Cosenza». A parlare è il consigliere regionale di Forza Italia e presidente della commissione regionale anti ‘ndrangheta, Antonio De Caprio, riguardo alla strada provinciale che dovrà collegare Scalea, e quindi la Statale 18 e la costa tirrenica cosentina, a Mormanno, il cuore del Pollino. Un’opera attesa da più di tre lustri, che potrebbe finalmente trovare le risorse necessarie alla sua realizzazione/completamento proprio grazie al lavoro di Antonio De Caprio. Il politico cosentino ha infatti inserito il progetto, cui ha lavorato a lungo insieme ai tecnici, nel pacchetto di opere che si vorrebbero finanziare attraverso il Recovery fund.
«Si tratta di una richiesta di 150 milioni di euro - spiega De Caprio - che vogliamo venga inserita nel Recovery Plan che l’Italia sta approntando per utilizzare i 209 miliardi messi a disposizione dall’Unione europea. Con questo tracciato, che fino ad oggi ha purtroppo visto la luce soltanto nella parte iniziale, si metteranno in collegamento la Statale 18 e l’Autostrada del Mediterraneo (A2). Inutile rimarcare l’importanza di questo intervento, sul piano della viabilità, della sicurezza, delle enormi ricadute positive sul tessuto commerciale, produttivo e turistico per l’intera zona dell’Alto Tirreno Cosentino, fino al cuore del Pollino».
Alla pratica il consigliere regionale ci sta lavorando da mesi, ben conscio che il deficit infrastrutturale è fra le principali cause dell’arretratezza economica del Meridione. D’altronde, la stessa opera era stata considerata strategica già nel 2002, quando il governo nazionale stipulò con la Regione Calabria un Accordo di programma quadro, destinando 10 milioni di euro per il primo lotto dei lavori, individuando la Provincia di Cosenza come soggetto attuatore. Ma a distanza di 15 anni dall’approvazione dei preliminari, di quella strada c’è ben poco, se non una prima lingua d’asfalto ed una rotatoria inaugurata solo nel giugno di quest’anno.
«Qui bisognerebbe dire la verità ai cittadini - incalza De Caprio - e la verità è che, dei 100 milioni quantificati inizialmente per completare il progetto, non un centesimo in più del finanziamento iniziale è arrivato. E soprattutto, diciamolo chiaramente, niente più arriverà da quell’Apq. Non possiamo permettere che quella strada si trasformi nell’ennesima incompiuta, per giunta abbandonata al degrado, come documentato da diversi resoconti giornalistici - afferma oggi Antonio De Caprio -. Ragion per cui ho chiesto che la Scalea-Mormanno venga inserita nel Recovery Plan con un finanziamento di 150 milioni di euro. A questo punto - conclude il presidente della commissione anti ‘ndrangheta - toccherà al governo centrale decidere se questa terra merita pari dignità del resto d’Italia, e se i cittadini calabresi hanno diritto ad una viabilità decente, o se dobbiamo continuare ad essere considerati “sacrificabili” da chi, in questo momento, ha il potere di decidere le sorti del Paese. D’altronde, proprio in questi giorni alcuni governatori del Mezzogiorno si sono espressi contro l’ennesima - speriamo scongiurata - beffa nei riguardi dei meridionali e delle prospettive di sviluppo che garantirebbero lo sfruttamento delle risorse del Recovery. Ci auguriamo davvero, per il bene di tutti, che il governo dimostri coi fatti la sua considerazione verso il Sud, e che la deputazione calabrese voglia fare propria questa iniziativa, nell’esclusivo interesse dei cittadini».