Scalea, Diamante, Sangineto: esercito impegnato nei controlli della movida
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Scalea, Diamante, Sangineto: esercito impegnato nei controlli della movida

I sindaci di Praia a Mare e Santa Maria del Cedro fanno sapere che gli esiti dei tamponi effettuati, al momento sono tutti negativi



SCALEA – 10 ago. 20 - E' il momento clou delle vacanze estive. A Scalea, sul Tirreno cosentino, in questo periodo si registra il massimo afflusso di turisti che, in gran parte dalla vicina Campania, affollano le seconde case di proprietà. Una situazione che si ripete in molti centri della costa. L'emergenza Covid non è facilmente gestibile in questa situazione. E per tale motivo si è ritenuto di utilizzare l'esercito per incrementare i controlli in tre comuni: Diamante, Sangineto e Scalea. L'analisi sulle presenze estive sembra andare oltre ogni previsione. Chi aveva ipotizzato una riduzione di villeggianti sulle coste dell'alto Tirreno è stato smentito dai numeri. Probabilmente, l'emergenza coronavirus ha agevolato l'arrivo di turisti. La presenza dell'esercito nei tre centri è il risultato di un tavolo tecnico convocato presso la Questura di Cosenza lo scorso 3 agosto. Qualcuno ha cominciato a chiedersi il perchè della presenza nei soli tre centri di Scalea, Diamante e Sangineto e non in altre località. Ma c'è da dire, però, che sono costantemente al lavoro anche le altre forze di polizia presenti sul territorio che sono tutte ben rappresentate. Nei tre centri balneari vengono impiegati i militari appartenenti al 24esimo reggimento artiglieria terrestre “Peloritani” di Messina. I militari sono alloggiati in un noto albergo di Scalea e stazioneranno in tutte e tre le località nei fine settimana, dalle ore 19.00 alle 7.00 di mattina mentre da lunedì a giovedì dalle ore 21.00 alle 3 di notte. L’iniziativa rientra nel programma governativo “Strade sicure”.



Intanto, i sindaci di Praia a Mare e di Santa Maria del Cedro, interessati dagli ultimi tre casi di coronavirus registrati hanno ufficialmente fatto sapere nelle pagine facebook che i risultati dei tamponi sono negativi. Quindi, quello che poteva apparire come un possibile focolaio sembra restare ridimensionato ai tre casi noti: l'uomo di 68 anni di Ottaviano che è stato in due strutture sanitarie; una parente stretta di quest'ultimo e la bambina di due anni. A Praia a Mare era interessata, più che altro, la struttura ospedaliera, dove il 68enne era stato ricoverato nel reparto medicina. Il sindaco del centro balneare, Antonio Praticò, scrive: porto a conoscenza di tutti i cittadini che tutto il personale dell'ospedale di Praia a Mare è risultato negativo al tampone rino-faringeo”.

Ma, si apprende, sono negativi gli esiti di tutta la prima batteria di tamponi eseguiti sui contatti stretti dei tre contagiati, tutti consanguinei. Il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, ha comunicato attraverso la sua pagina facebook di aver ricevuto comunicazione dall’Asp di Cosenza che “i tamponi fatti ai medici dell’ospedale di Praia a Mare sono finora negativi, così come quelli effettuati a degenti del presidio ed altri familiari dell’uomo positivo attualmente ricoverato all’Annunziata a Cosenza. Naturalmente – scrive Vetere – i tamponi saranno ripetuti come da normativa”.

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