Scalea, cartelli in vista dell'autovelox. Mancherebbe la delibera di centro abitato
La questione dei cartelli apparsi sulla Statale 18 e che dovrebbero delimitare il centro abitato non sarebbe suffragata dalla presenza di una delibera di giunta
SCALEA – 16 mar. 23 - La vicenda dei cartelli posizionati a sud del territorio di Scalea, ma non al confine, che secondo l'amministrazione comunale rappresenterebbe l'inizio e la fine del centro abitato, installazione, secondo molti, propedeutica al posizionamento di sistemi per il controllo della velocità, può essere ulteriormente analizzata. Innanzitutto ci sarebbe da chiarire l'aspetto del cartellone installato. Il decreto legislativo 30/04/1992, n. 285, chiarisce “forme, dimensioni, colori e simboli dei segnali stradali verticali e le loro modalità di impiego e di apposizione”. “I segnali di località si suddividono in: a) obbligatori, che sono disposti all'inizio del centro abitato e devono essere a fondo bianco con cornice e lettere nere” e b) facoltativi. Sulla questione dei confini del centro abitato, per il momento, sorvoliamo. Il decreto legislativo chiarisce un altro aspetto fondamentale dei cartelli stradali “obbligatori”: “Non è consentito aggiungere al nome della località altre iscrizioni, nè porre sotto il segnale altre scritte sia pure con pannello aggiuntivo. I segnali non conformi devono essere riportati nella norma a cura di chi li ha posti in opera. L'ente proprietario o concessionario della strada deve imporre il ripristino a chi è tenuto e, in caso di inadempienza entro sessanta giorni, può provvedervi d'ufficio con l'addebito delle relative spese”. In questo caso, compare lo stemma del comune che, secondo quanto si legge, sarebbe non conforme alle caratteristiche imposte dalla normativa.
Ma veniamo anche alla questione del centro abitato.
Il DpR n495 1992 in riferimento alle strade statali statali, regionali o provinciali, prevede che tali arterie “che attraversano i centri abitati con popolazione superiore a diecimila abitanti, individuati a seguito della delimitazione del centro abitato prevista dall'articolo 4 del codice, sono classificati quali strade comunali con la stessa deliberazione della giunta municipale con la quale si procede alla delimitazione medesima”. E ancora: “La consegna all'ente nuovo proprietario della strada è oggetto di apposito verbale da redigersi in tempo utile per il rispetto dei termini previsti dal comma 7 dell'articolo 2 ed entro sessanta giorni dalla delibera della giunta municipale per i tratti di strade interni ai centri abitati con popolazione superiore a diecimila abitanti”.
IL CENTRO ABITATO. “La delimitazione del centro abitato, come definito all'articolo 3, comma 1, punto 8, del codice, è finalizzata ad individuare l'ambito territoriale in cui, per le interrelazioni esistenti tra le strade e l'ambiente circostante, è necessaria da parte dell'utente della strada, una particolare cautela nella guida, e sono imposte particolari norme di comportamento. La delimitazione del centro abitato individua pertanto i limiti territoriali di applicazione delle diverse discipline previste dal codice e dal presente regolamento all'interno ed all'esterno del centro abitato”. La delimitazione del centro abitato “individua altresì, lungo le strade statali, regionali e provinciali, che attraversano i centri medesimi, i tratti di strada che: ...per i centri con popolazione superiore a diecimila abitanti costituiscono "strade comunali", ed individua, pertanto, i limiti territoriali di competenza e di responsabilità tra il comune e gli altri enti proprietari di strade”.
LA DELIBERA DI GIUNTA “I segnali di inizio e fine centro abitato sono collocati esattamente sul punto di delimitazione del centro abitato indicato sulla cartografia allegata alla deliberazione della giunta municipale ed individuato, in corrispondenza di ciascuna strada di accesso al centro stesso, in modo tale da permettere il rispetto degli spazi di avvistamento previsti dall'articolo 79, comma 1”. “Nei casi in cui la delimitazione del centro abitato interessi strade non comunali, (in questo caso la Statale 18 ndr) la deliberazione della giunta municipale, prevista dall'articolo 4, comma 1, del codice, con la relativa cartografia allegata, è inviata all'ente proprietario della strada interessata (L'Anas), prima della pubblicazione all'albo pretorio, indicando la data di inizio di quest'ultima. Entro il termine di pubblicazione l'ente stesso può inviare al comune osservazioni o proposte in merito. Su esse si esprime definitivamente la giunta municipale con deliberazione che è pubblicata all'albo pretorio per dieci giorni consecutivi e comunicata all'ente interessato entro questo stesso termine. Contro tale provvedimento è ammesso ricorso”.
GLI ATTI. Ora qui c'è un problema, almeno agli atti disponibili nell'albo on line non compare una delibera della giunta comunale che delimiti il centro abitato o che aggiorni la delimitazione del centro abitato. La precedente amministrazione, interpellata dal cronista, afferma di non aver generato alcun atto relativo alla delimitazione del centro abitato.
Esiste una delibera di giunta la n. 9 del 4 febbraio 2015, a firma dei commissari Esposito e Fusaro, Cucinotta assente, nella quale si prende atto: “che in definitiva la parte di strada statale S.S. 18 che interessa li centro abitato è costituita dalla sezione compresa dall'intersezione con via M. Bianchi e l'intersezione con viale Carlo Albero Dalla Chiesa, meglio evidenziati nella allegata planimetria”. A tale proposta “Di approvare la nuova delimitazione del centro urbano così come riportato nell'allegata cartografia planimetrica in scala 1/20000”, pare, operò, che non ci sia stato un seguito da parte degli enti interessati. E, in ogni caso, se tale delibera fosse andata a buon fine, il centro abitato indicato sarebbe ancor più ridotto (tra via Michele Bianchi e via Carlo Alberto Dalla Chiesa) e i “famosi” cartelli ancora una volta non sarebbero stati apposti nel luogo corretto.