San Nicola Arcella, presentata la proposta di legge regionale sull'Arcomagno
Aggiornamento: 23 nov 2022
Nella sede della provincia di Cosenza, la presentazione dell'atto approvato all'unanimità dal consiglio comunale
SAN NICOLA ARCELLA - 16 nov. 22 - Si è tenuta ieri alla Provincia di Cosenza, la conferenza di presentazione della proposta di legge regionale, approvata all’unanimità dal consiglio comunale di San Nicola Arcella, per la tutela e la valorizzazione dell’Arcomagno. Presenti: la presidente Rosaria Succurro, il sindaco Eugenio Madeo, il vicesindaco Maria Teresa Carbone, l’assessore Paolo Mele, i consiglieri comunali Fabrizio Vergara, Daniele Osso, Luigi Caparrotta, Paolo Laino e Antonietta Cirimele.
La grotta dell’Arcomagno è classificata come geosito di interesse nazionale da parte di ISPRA (L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
"Non è assolutamente semplice - si legge in una nota del sindaco Madeo - la gestione di un sito così fortemente attrattivo come l’Arcomagno. Nè sono sufficienti le risorse fino ad ora utilizzate, che hanno consentito solo, in limitati periodi dell’anno, visite guidate e controllate e per tenere puliti i luoghi interessati.
Abbiamo pubblicato i nuovi avvisi per l’affidamento del servizio. Se ci saranno associazioni ambientaliste e di volontariato che intendono farsi carico di garantire i servizi, avranno priorità rispetto ad altre eventuali proposte.
Occorrono continue manutenzioni annuali per mantenere in sicurezza il più possibile il percorso ed il sito, ed anche una continua e necessaria attività di promozione turistica e culturale, a tutto vantaggio anche dell’intera Regione Calabria.
Con la proposta di legge inviata ai Presidenti del Consiglio e della Giunta Regionale ed a tutti i Consiglieri Regionali sono stabiliti gli obiettivi della Regione, le funzioni del Comune, la rendicontazione delle spese annuali per la manutenzione ordinaria e la promozione turistica della Calabria, attraverso le immagini spettacolari e fortemente suggestive dell’Arcomagno, per il quale abbiamo avviato la procedura perché venga riconosciuto come patrimonio dell’Umanità”.