Praia a Mare, ospedale: c'è l'impegno del sindaco De Lorenzo. Attacco a Praticò
Aggiornamento: 2 set 2023
Praia a Mare, ospedale: il sindaco De Lorenzo conferma l'impegno e attacca la precedente gestione
PRAIA A MARE – 16 ago. 23 - In queste ore sono al lavoro, al pronto soccorso dell'ospedale di Praia a Mare i primi due medici cubani che opereranno per un anno. Intanto, sulla politica legata all'ospedale di Praia a Mare è intervenuto il sindaco Antonino De Lorenzo. Il nosocomio che secondo lo stesso sindaco e dagli ultimi riscontri: “finalmente entra nella rete emergenza urgenza ” con i reparti. Sul decreto che “può avere luci e ombre”, secondo il sindaco c'è bisogno di valutazioni. E in particolare, De Lorenzo, conferma: «La valutazione la stiamo facendo, quindi se qualcuno pensa che noi ci siamo dimenticati dell'ospedale di Praia a Mare, sta facendo un buco nell'acqua. Probabilmente – e qui il riferimento è alle precedenti amministrazioni - qualcuno per 40 anni si è dimenticato dell'ospedale e solo oggi se ne ricorda, quando è troppo tardi per lui, perché noi stiamo andando avanti secondo i dettami del nostro avvocato, che ricordo essere lo stesso avvocato che ha seguito precedentemente queste fasi».
Il sindaco De Lorenzo aggiunge: «Abbiamo sempre affermato che la nostra via maestra è il decreto Sciabica. Pertanto il 12 luglio è uscito il Dca della Regione Calabria; immediatamente dopo, abbiamo scritto al dottore Sciabica, chiedendo se quel decreto soddisfa ciò che è contenuto nel suo. Chi, meglio di Sciabica, che è l'estensore del decreto, ci può dire se siano soddisfatte o meno le sue linee guida». Il sindaco fa sapere di poter fare ulteriori valutazioni non appena lo stesso Sciabica fornirà risposta. «Siamo in tempo per poter fare ricorso. Non è scaduto nessun termine. Noi stiamo lavorando e non molliamo la presa. Mentre prima si facevano viaggi a Roma e si incontrava l'amico di un amico e si tornava dicendo “riapriamo ospedale”; tutto ciò, invece, l'amministrazione De Lorenzo non lo farà mai, noi vi parliamo soltanto con fatti concreti e documenti. Diversamente sarebbe millantare, sarebbe prendere in giro, come tante persone sono state prese in giro in questi quarant'anni e come si stanno prendendo oggi in giro le persone a cui si chiedono le firme».
L'attacco del sindaco è verso chi ha avviato una raccolta firme che De Lorenzo definisce “fantomatica”. Una iniziativa che secondo il sindaco non porta a risultati concreti. «Ho già partecipato ad una raccolta – ricorda De Lorenzo -. Tanti anni fa portammo 10.000 firme alla Regione Calabria; ma non hanno un valore giuridico. Lasciano il tempo che trovano. Ciò che invece lascia il segno, come diverse sentenze in passato hanno fatto, sono appunto le decisioni dei giudici ed è questa la soluzione. Ricordo che l'ex sindaco da questa sedia, ha palesemente detto in televisione che non serviva la chirurgia. A noi serve la chirurgia, serve la medicina, l'oncologia, servono tutti i reparti, ma serve soprattutto che sia applicata la legge sull'ospedale».