Porto turistico di Scalea, Italia Nostra riaccende il dibattito: “No al progetto, tuteliamo Torre Talao”
- miocomune.tv

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L’associazione ambientalista Italia Nostra torna a opporsi alla proposta del porto turistico a Scalea rilanciata dall’amministrazione Russo. “L’opera avrebbe un impatto devastante sull’ecosistema costiero”.
13 novembre 2025
Il rilancio del porto di Scalea fa discutere
A Scalea torna a far discutere l’idea del porto turistico, un progetto che da decenni divide opinione pubblica e istituzioni. L’amministrazione guidata dal sindaco Mario Russo, pur non avendo ancora diffuso indicazioni ufficiali di tipo progettuale, ha confermato la volontà politica di portare avanti l’iniziativa.
Lo scorso 30 ottobre, infatti, il primo cittadino ha affidato al consigliere comunale Paolo Tenuta una delega specifica per favorire la pianificazione dell’opera e “incrementare i livelli di partecipazione dei consiglieri comunali all’attività amministrativa dell’Ente”.
L’obiettivo dichiarato è quello di valorizzare le competenze interne e imprimere un’accelerazione al percorso di realizzazione di un’infrastruttura ritenuta strategica per il futuro turistico della città.
Italia Nostra: “Il porto danneggerebbe Torre Talao e la costa”
Non si è fatta attendere la reazione del mondo ambientalista. L’associazione Italia Nostra – sezione Alto Tirreno Cosentino, attraverso una nota ufficiale, ha espresso una ferma contrarietà al ritorno dell’idea di un porto turistico a Scalea.
“Non possiamo dimenticare – scrive Italia Nostra – che quel progetto avrebbe avuto un impatto devastante sul paesaggio e sull’ecosistema costiero, incidendo sull’area di Torre Talao, di alto valore storico e archeologico”.
Gli ambientalisti ricordano come, già in passato, la progettazione prevedesse la deviazione di due corsi d’acqua e rischiasse di aggravare l’erosione costiera.
Le zone possibili e la sentenza del Consiglio di Stato
Nel corso degli anni sono state avanzate diverse ipotesi di collocazione del porto: a nord del territorio comunale, nella zona di Torre Talao o nell’area di La Bruca, vicino al confine con Santa Maria del Cedro. Tuttavia, nessuna di queste proposte si è mai concretizzata in un progetto esecutivo.
Italia Nostra ricorda inoltre che, nel 2014, il Consiglio di Stato ha posto la parola fine alla vicenda giudiziaria legata al porto di Scalea, affermando che “le valutazioni economiche non possono mai prevalere sulla tutela dei valori ambientali e paesaggistici”.
“Chi pensa di riesumare il progetto – conclude l’associazione – troverà ancora la nostra opposizione, come accadde dieci anni fa”.

Una questione ancora aperta
La questione del porto turistico di Scalea rimane dunque un tema sensibile. Per l’amministrazione, si tratta di un investimento in grado di rilanciare lo sviluppo costiero; per gli ambientalisti, di un rischio per il patrimonio naturale e storico della città.
Quel che è certo è che il dibattito, riacceso dopo anni di silenzio, tornerà a occupare il centro del confronto pubblico locale.
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