Porto turistico a Paola: Ciodaro presenta una interrogazione
Paola, interrogazione della consigliera Ciodaro sul porto turistico
Paola, 22 agosto 2024 - Una interrogazione urgente sull'opera del momento: il porto turistico San Francesco di Paola, l'ha presentata la consigliera Emira Ciodaro ed è indirizzata al presidente del consiglio comunale, Mattia Marzullo. Nel corso dell'ultimo consiglio comunale di Paola è stata avviata la costituzione della commissione speciale consiliare dedicata all'opera. L'aveva chiesta con forza il consigliere di minoranza Grupillo. Al momento sono stati indicati i nomi dei consiglieri che faranno parte dell'organismo che dovrebbe avere funzioni di controllo e di raccordo con le ditte che realizzeranno l'approdo turistico.
L'accesso agli atti al comune di Paola
Nell'interrogazione della consigliera Ciodaro, si evidenzia, fra l'altro, che “l’accesso agli atti, ai fini della semplice visione, è reso complicato da una nota a firma del responsabile del settore tecnico, a mio giudizio – si legge - quest’ultima in contrasto con le disposizioni regolamentari e di legge, nonché con la numerosa giurisprudenza in materia di accesso agli atti per semplice presa visione dei consiglieri comunali, che essa incide negativamente sul principio della trasparenza amministrativa, infatti, il diritto dei Consiglieri alla visione di tutti gli atti e provvedimenti amministrativi non può essere condizionato o limitato”.
le domande sul porto di Paola
Poi, una serie di domande rivolte dalla consigliera: “quali criteri sono stati seguiti ai fini della selezione e aggiudicazione del project financing? L’impresa aggiudicataria ha fornito il fatturato dei servizi di ingegneria e di architettura riferibili almeno agli ultimi cinque esercizi antecedenti la pubblicazione del bando? L’impresa ha fornito l’importo dei lavori svolti nel corso dei precedenti dieci anni ed appartenenti ad ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare? L’impresa ha fornito il numero medio annuo del personale tecnico dipendente, comprendente i soci attivi, i dipendenti, i consulenti su base annua iscritti ai relativi albi professionali, che firmeranno il progetto, la direzione dei lavori, nonché l’elenco dei lavoratori e collaboratori a progetto? Per quale ragione alla manifestazione ha aderito una sola impresa, cosa non ha funzionato? Quanti capitali realmente ha deciso di investire l’impresa che si è aggiudicata i lavori? Quanti capitali, per quanti investitori, sono stati finora accolti? Quante risorse finanziarie mette in campo RFI, poiché finora questa questione non mi pare sia stata ampiamente chiarita, tutt’altro, Ferrovie ha tutto da guadagnare da questa operazione, poiché vende senza prima smaltire, anzi i costi dello smaltimento sembrano a carico del progetto di finanza?”
Gli espropri
Nell'interrogazione, ancora la consigliera Ciodaro pone ulteriori questioni, in attesa di risposta: “Posto il vincolo preordinato agli espropri in conseguenza dell’approvazione dell’opera pubblica, individuati i proprietari, sono state fatte le doverose comunicazioni precisando le indennità di espropriazione per ciascun proprietario, visto e considerato che quanto attualmente previsto appare davvero inadeguato ed offensivo per i legittimi proprietari di immobili conquistati a caro prezzo, soprattutto se comparate, quest’ultime, con il trattamento riservato a RFI”. E ancora: “Vorremmo capire, infine, per quale ragione l’accesso agli atti relativi a tale opera pubblica verrebbe condizionato, verrebbero addirittura sottoposti ad una forma di secretazione d’urgenza, eppure per i consiglieri comunali il diritto alla visione dovrebbe essere immediato, cosa nasconde questo comportamento che appare finalizzato ad evitare i controlli?”. Infine: “Potrebbe il segretario comunale, in nome e per conto del sindaco, una volta per tutte, chiarire questa questione alla massima assise comunale?”.
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