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Paola, ospedale; il Pd: «stanno smobilitando la struttura e la Regione tace»

L'intervento del gruppo Pd dopo l'allarme lanciato da Graziano Di Natale



PAOLA – 1 apr. 23 - “Stanno smobilitando l’ospedale di Paola e la Regione tace. Questo è un dato di fatto. I politici e i rappresentanti della Regione, che in campagna elettorale hanno promesso il loro impegno per la nostra città, restano incredibilmente zitti. Noi siamo pronti alla battaglia perché i paolani non possono rimanere soli. Soli a difendersi, soli a protestare. Purtroppo sempre divisi anche tra noi. Sentiamo solo Graziano di Natale urlare, denunciare e arrabbiarsi”. La direzione del Partito democratico interviene con una dura nota a sostegno della battaglia di Di Natale e rimettendo in campo i timori di una possibile spoliazione della struttura ospedaliera paolana, che, invece, la maggioranza comunale ha oggi smontato. “Non vogliamo essere costretti a percorrere chilometri per rivolgerci ad altri presidi oppure a rivolgerci alla sanità privata pagando di tasca propria. E’ già inaccettabile in partenza – scrive la direzione del Partito democratico - che i cittadini siano costretti a raccogliere firme in piazze o a fare sit-in per aprire un servizio come quello dell'Emodinamica o a difendere l’ospedale del territorio, difesa che dovrebbe essere assicurata dai rappresentanti politici regionali venuti a raccogliere voti nell'ultima elezione.



Le promesse della Regione sono state vane e le aspettative deluse. Strategia sbagliata e incomprensibile poi, quella di prevedere il trasferimento dei servizi di chirurgia e di emergenza/urgenza dall’ospedale di Paola a quello di Cetraro”. Secondo gli esponenti del Pd, il rischio del “trasferimento” c'è. D'altronde anche Di Natale, ieri sera davanti all'ospedale ha chiamato i cittadini alla mobilitazione, convinto, evidentemente che la sua teoria sia quella giusta. “Apprendiamo la notizia del rischio del trasferimento dallo stesso Graziano Di Natale non da altri – scrivono dal Pd-. Avrebbero dovuto informarci prima, specie chi ha cariche di governo regionale. E così i cittadini si ritrovano senza servizi, con presidi sanitari carenti di personale medico e infermieristico e strumenti inadeguati. La politica ha distrutto tutto, negli anni, accentrando i servizi e tagliandoli nelle zone periferiche, fallimentare la riforma pregressa che ha portato solo a menomazioni di ciò che funzionava, con la scusa vergognosa del risparmio. Per la salute però vengono spesi milioni e milioni di euro ma vengono spesi male. Non si percepisce neppure la decenza di riconoscere le ambiguità e le false promesse alle quali siamo stati sottoposti noi cittadini paolani sull’annosa questione della sanità.

Nonostante questo colpevole silenzio e la denuncia fatta ad alta voce dallo stesso Graziano di Natale, cioè da chi aveva colto immediatamente le problematiche legate al rischio di smantellamento degli ospedali stessi e dei costi della sanità, i politici per professione hanno continuato a proseguire in questa logica, quella del trasferimento di risorse pubbliche verso ospedali e strutture private, promuovendo con consapevolezza il conseguente disagio e affanno inevitabili per le strutture ospedaliere pubbliche. Pensiamo che l'obiettivo di chi promuove questo è quello di sfruttare le condizioni disastrose di partenza degli ospedali pubblici che si sono venute a creare per giustificare e minare in futuro la necessità della loro stessa esistenza. Pensiamo che l'attuale governo regionale ci abbia preso in giro e continui a farlo. Noi del Partito Democratico promettiamo battaglia e difendiamo sempre la nostra città fino alla fine”.



L'ALLARME LANCIATO DA GRAZIANO DI NATALE

PAOLA - “Fermiamo lo scippo”. È quanto ribadisce Graziano Di Natale, ex consigliere regionale, impegnato sul territorio e politico che, da sempre, segue le sorti dell'organizzazione della sanità sul Tirreno e, in particolare, nella sua città. “Pronto alle barricate – scrive Di Natale - per difendere la nostra struttura ospedaliera perché a nessuno è consentito giocare sulla pelle dei cittadini. Il presidente Occhiuto, in qualità di commissario alla sanità, chiarisca la scelta scellerata di trasferire la Chirurgia generale e l'emergenza urgenza dall'ospedale di Paola. Negli anni sono stati fatti investimenti importanti, dalla terapia intensiva, ai nuovi locali per il 118, alla pista per l'elisoccorso, al nuovo reparto Utic. Ora con un colpo di penna si vogliono cancellare le nostre conquiste. Non lo permetteremo. Ecco perché, già da subito, inizieremo la nostra protesta”.



LA PREOCCUPAZIONE DELLA UIL - FPL



PAOLA - “La notizia del possibile trasferimento della chirurgia e dell’emergenza/urgenza dall’ospedale di Paola a quello di Cetraro è una decisione scellerata, incongruente e dannosa per l’intero sistema sanitario territoriale”. La notizia che circola ormai da giorni ha già messo sul chi va là partiti, associazioni e, in questo caso il sindacato. Infatti, è la sigla sindacale Uil-fpl, rappresentata da Robertino Serpa e Luigi Adele, ad intervenire e a denunciare “la possibile, e quasi sicura, scelta di trasferire alcuni reparti del San Francesco di Paola presso il nosocomio di Cetraro, in seguito ad una modifica al Decreto Scura”. Una scelta che se posta in essere tornerebbe a stravolgere il sistema e l'organizzazione sul Tirreno dei presidi ospedalieri. In particolare dello Spoke Paola-Cetraro, due presidi a breve distanza fra loro. Tutto questo, forse, farebbe presupporre anche un eventuale nuovo disegno per l'ospedale di Praia a Mare, oggetto di diverse sentenze definitive del Consiglio di Stato, mai eseguite.



L'attenzione di Robertino Serpa e Luigi Adele, i sindacalisti Uil-Fpl, si concentra sull'ultima questione che ha generato allarme. “Spostare l’area chirurgica e rendere Paola semplice area medica – affermano - è un atto incosciente che lede un territorio che per ottenere i servizi sanitari lotta e pertanto bisogna difendere a denti stretti ciò che abbiamo conquistato. Questo – afferma il sindacato - se dovesse verificarsi, rappresenterebbe un vero e proprio tracollo. Privare anziché potenziare ed implementare è ciò che di peggiore si possa fare, nel silenzio più generale di chi dovrebbe tutelare e non lo fa. Noi - prosegue la sigla sindacale - non indietreggeremo e siamo pronti a qualsiasi forma di protesta civica e pacifica al solo fine di difendere il diritto di potersi curare in una struttura che sia in grado di offrire tutti i servizi sanitari. Ringraziamo ancora una volta Graziano Di Natale sempre attento e vigile per ciò che riguarda la sanità dalle nostre latitudini e non solo. Auspichiamo, infine, che il presidente della Regione e il Commissario dell’Azienda sanitaria provinciale, diano chiarimenti in merito e non agiscano in questa direzione. Non si può, per mere scelte politiche, danneggiare e depredare un territorio”.



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