Bonus edilizi, maxi truffa scoperta a Palmi: sequestri per 5,7 milioni
- miocomune.tv

- 4 ago
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Palmi, 4 agosto 2025 – Una maxi truffa sui bonus edilizi è stata smascherata a Palmi dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che ha eseguito sequestri e confische per oltre 5,7 milioni di euro nei confronti di un’associazione per delinquere operante a livello nazionale.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Palmi, un noto professionista di Palmi, considerato il promotore del sistema fraudolento, e altre tre persone, tutte legate a quattro società con sedi tra Calabria, Marche e Lazio. L’indagine ha rivelato la creazione artificiosa di crediti fiscali per oltre 4,6 milioni di euro, legati ai noti strumenti dei bonus edilizicome il Superbonus 110, il bonus facciate e il bonus ristrutturazioni.

Truffa a Palmi sui Bonus edilizi: un sistema costruito su crediti fittizi
Il meccanismo prevedeva l’acquisizione indebita di crediti d’imposta per lavori edili mai iniziati o mai conclusi, che venivano poi monetizzati attraverso il sistema della cessione del credito. Tali operazioni hanno causato un ingente danno erariale, alimentando un giro economico illecito ai danni dell’Amministrazione Finanziaria.
Secondo gli investigatori, molte imprese coinvolte apparivano formalmente come beneficiarie dei crediti derivanti dai bonus edilizi, ma in realtà non avevano realizzato alcun intervento edilizio. Le società interessate ricevevano i crediti fiscali, spesso trasferiti da committenti ignari, e li utilizzavano per ottenere liquidità.
Intercettazioni e tentativi di depistaggio
Durante le indagini, sono emerse intercettazioni telefoniche che dimostrerebbero come gli indagati cercassero di orientare le dichiarazioni dei clienti interrogati dalle autorità. Il presunto organizzatore della truffa avrebbe persino rilasciato un’intervista in un programma nazionale, nel tentativo di generare un “effetto mediatico” utile a confondere le acque e ostacolare le attività investigative.
Sequestri milionari e misure cautelari
La Procura di Palmi ha disposto sequestri preventivi d’urgenza firmati dal Procuratore Aggiunto Santo Melidona. Sono stati bloccati conti correnti, beni mobili e immobili, e sequestrati i crediti fiscali fittizi accumulati dalle società coinvolte, per un valore complessivo di 5.678.028 euro.
Uno degli indagati ha già patteggiato e versato allo Stato oltre 525mila euro, somma che include il profitto illecito e la relativa sanzione amministrativa.
Sospensioni per gli imprenditori coinvolti
Alla luce del quadro indiziario, il Giudice per le Indagini Preliminari di Palmi ha applicato misure cautelari personali nei confronti dei tre imprenditori ritenuti coinvolti, disponendo il divieto temporaneo di esercitare ruoli direttivi in imprese o società: 8 mesi per il principale indagato, 6 mesi per gli altri due.
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