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Morte dell'operaio a Praia a Mare: sette indagati per omicidio colposo, attesa l'autopsia

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  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Nel registro degli indagati imprenditori, medici e infermieri, la Procura indaga sulle responsabilità per il decesso dell'operaio Antonio Maio avvenuto a Fiuzzi di Praia a Mare


Praia a Mare, sette indagati per la morte dell’operaio


Praia a mare, 31 luglio 2025 - Ulteriore passo nell'inchiesta sulla morte di Antonio Maio, l'operaio 33enne di San Nicola Arcella deceduto il 25 luglio scorso in un cantiere edile a Praia a Mare, in località Fiuzzi. La Procura di Paola ha iscritto sette persone nel registro degli indagati per omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto, un passaggio dell’indagine, ancora in corso, che cerca di far luce sulle responsabilità legate al decesso del giovane lavoratore.



⚖ Indagati imprenditori, medici e infermieri per il decesso dell'operaio

Secondo quanto trapelato, tra gli indagati ci sarebbero i titolari dell’impresa edile per cui lavorava Maio, due medici cubani in servizio presso l’ospedale di Praia a Mare e due infermieri. L’iscrizione nel registro degli indagati, è bene sottolineare, è un atto dovuto per permettere agli inquirenti di svolgere tutte le indagini tecniche e scientifiche, compreso l’esame autoptico e per accertare, se verranno individuate, eventuali responsabilità in ogni passaggio della triste vicenda.




🧪 Autopsia e doppio filone investigativo

Disposta l’autopsia sul corpo della vittima, che sarà fondamentale per stabilire le cause precise della morte. L’inchiesta si sviluppa su due filoni principali:

  • le condizioni di lavoro, con particolare attenzione all’eventuale assenza di misure contro il caldo estremo, visto che quel giorno le temperature avevano superato i 38 gradi;

  • la tempistica dell’intervento sanitario: Maio, secondo le ricostruzioni del momento, si sarebbe diretto da solo verso l’ospedale, ma si è accasciato a terra pochi metri dall’ingresso, senza riuscire ad accedere ai soccorsi.



📢 Il grido della famiglia: “Vogliamo giustizia”

Vogliamo verità e giustizia”: così si sono espressi i familiari di AntonioMaio in una lettera aperta. Il giovane, padre e marito, era un lavoratore stimato e impegnato. La comunità di San Nicola Arcella e di tutta la costa tirrenica calabrese è ancora sotto shock.



🔴 Fillea Cgil: “Fallimento delle misure di prevenzione”

Durissimo il commento di Simone Celebre, segretario generale della Fillea Cgil Calabria, che ha parlato di “ennesima morte evitabile” e “fallimento colossale” delle misure di prevenzione:

“È inaccettabile che nel 2025 si continui a morire di lavoro. Le temperature erano estreme, eppure non c’era alcuna protezione. E la cosiddetta patente a crediti? Solo propaganda. Serve un sistema di controlli veri ed efficaci”.


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