Inchiesta sulla morte del neonato a Cetraro: sei indagati, ieri l’autopsia
- miocomune.tv
- 1 giorno fa
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La Procura di Paola indaga sei sanitari dell’ospedale “Iannelli" di Cetraro, l’autopsia chiarirà se si poteva evitare la tragedia

17 agosto 2025
CETRARO – L’inchiesta sulla morte del neonato a Cetraro, avvenuta pochi giorni fa all’ospedale “Gino Iannelli”, entra in una fase cruciale. La Procura della Repubblica di Paola, con a capo Domenico Fiordalisi, ha iscritto nel registro degli indagati sei persone: il ginecologo che seguiva la gravidanza e altri cinque operatori sanitari presenti in sala parto.
Si tratta – precisano fonti giudiziarie – di un atto dovuto e non di una dichiarazione di colpevolezza, finalizzato a garantire agli indagati il diritto di difesa e la possibilità di nominare consulenti di parte.
Attesa per i risultati dell’autopsia
Ieri mattina, su disposizione del sostituto procuratore Maria Porcelli, è stata effettuata l’autopsia sul corpo del neonato. L’incarico è stato affidato a un’équipe dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, con la supervisione della professoressa Aquila, che dovrà chiarire nei prossimi giorni i punti ancora oscuri.
Uno degli interrogativi principali riguarda il momento esatto del decesso: se avvenuto durante il travaglio o subito dopo il parto. Secondo le prime indiscrezioni, il bambino avrebbe respirato alla nascita, ma restano dubbi sul ruolo del cordone ombelicale, pare trovato avvolto attorno al collo. Un dettaglio che potrebbe chiarire l'ulteriore domanda: se un parto cesareo avrebbe cambiato l’esito della vicenda.
Ipotesi di omicidio colposo
Al momento l’indagine procede con l’ipotesi di omicidio colposo. Gli inquirenti intendono ricostruire, minuto per minuto, le fasi del travaglio e l’assistenza prestata dal personale medico, per accertare eventuali ritardi o presunti errori di valutazione.
Le domande aperte sono molte:
il cordone era stato individuato durante i monitoraggi?
sono stati rispettati i protocolli clinici previsti?
la scelta del parto naturale era davvero la più sicura?
Il punto nascita di Cetraro sotto osservazione
La tragedia ha riportato l’attenzione sul punto nascita di Cetraro, unico presidio operativo sul Tirreno cosentino. La sua storia è segnata da precedenti dolorosi: nel 2019 la morte di Santina Adamo, deceduta per emorragia post-parto, portò alla chiusura del reparto per quasi cinque anni.
La riapertura, avvenuta solo a giugno 2024 dopo lavori e autorizzazioni regionali, era stata accolta con speranza.
Comunità in attesa di risposte
Il territorio segue con apprensione gli sviluppi. Il presidio di Cetraro è fondamentale per centinaia di famiglie della costa tirrenica, lontane dagli altri ospedali attrezzati. Ma la sicurezza resta la priorità assoluta: lo chiedono i cittadini, lo pretendono le famiglie, lo richiede la dignità stessa della sanità pubblica.
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