top of page

L'alleanza per il mare scrive una lettera ai sindaci del Tirreno cosentino

Una serie di raccomandazioni Sun riscontro sulle misure adottate per la prevenzione


SCALEA – 19 mag. 21 - Lettera dell'alleanza per “Salvare il mare” ai sindaci della costa tirrenica cosentina. L'alleanza raggruppa numerose associazioni ambientaliste del territorio. L'oggetto della missiva è proprio l'inquinamento marino: “Riscontro misure di prevenzione adottate o da adottarsi sugli impianti di depurazione e, ove presenti, sulle stazioni di sollevamento afferenti al proprio territorio comunale”. L'irrisolto problema della depurazione nella nostra regione, si legge, “delinea un quadro piuttosto critico in cui versano le infrastrutture fognarie quasi sempre incapaci a reggere i carichi delle presenze turistiche estive. Un problema che viene aggravato dalla diffusa presenza di scarichi illegali. Tutto ciò suona come un forte grido d'allarme e mette in evidenza una situazione di grande preoccupazione per la qualità delle acque del mare calabrese e quindi di quelle del Tirreno Cosentino. Bisogna reagire a tutto ciò utilizzando al meglio i mezzi che abbiamo”.



Gli ambientalisti, tenendo conto di diverse considerazioni si lasciano andare a raccomandazioni come: “programmare, se non già effettuati, dei sopralluoghi tecnici al fine di constatare l’attuale situazione degli impianti di depurazione e, ove presenti, delle stazioni di sollevamento con lo scopo di redigere uno stato di consistenza aggiornato e l’elencazione di tutte le eventuali criticità impiantistiche; di visionare i registri di carico/scarico rifiuti ed i relativi FIR (Formulari Identificazione Rifiuti) al fine di quantificare i rifiuti (fanghi, sabbie, grassi, vaglio), finora, prodotti e regolarmente smaltiti; quantificare l’attuale giacenza dei fanghi di risulta dal processo depurativo ed accumulati nelle vasche a loro dedicate, in attesa di essere smaltiti; nel caso di una eccedenza, come si è pensato di programmare il loro smaltimento; valutare, nel complesso, il livello di funzionamento dell’impianto di depurazione anche mediante visione dei registri di marcia, della misurazione in situ dei principali parametri di processo quali la concentrazione dell’ossigeno disciolto e soprattutto la concentrazione dei fanghi presenti nelle vasche di ossidazione biologica; di effettuare e/o verificare l’autocontrollo, previsto dalle norme vigenti, sulle acque scaricate dal depuratore, magari intensificandone la sua frequenza durante i mesi estivi; di stanziare delle risorse ad hoc per far fronte all’emergenza estiva in modo, ad esempio, di procedere con le riparazioni delle macchine eventualmente in avaria e che, se non ripristinate, potrebbero pregiudicare il funzionamento dell’impianto”.





Miocomune whatsapp
  • Pagina Facebook miocomune
  • miocomune
  • Youtube miocomune
  • Instagram miocomune
telegram miocomune

contatto mail: miocomune@gmail.com

Iscriviti ai nostri canali per essere sempre informato
Clicca sulle icone, andrai direttamente ai nostri social

bottom of page