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Incendio a Scalea, l'abbraccio degli studenti alla famiglia Araugio - Video

Aggiornamento: 2 feb 2023

Una manifestazione davanti allo stabilimento balneare Da Pietro incendiato da ignoti malviventi


IL VIDEO


SCALEA – 28 gen. 23 - Due manifestazioni di solidarietà per dare forza alla famiglia Araugio obiettivo di un incendio doloso. Lo stabilimento balneare “Da Pietro” che è anche un locale di ritrovo nei mesi invernali, un luogo dove poter trascorrere qualche ora in relax, ieri mattina puzzava ancora di bruciato. Ignoti malviventi hanno voluto dare un segnale, ma la parte buona della comunità di Scalea, e non solo, ha invece reagito stringendosi alla famiglia e spronandola a continuare con l'appoggio di tutti. Ieri mattina, un lungo corteo di studenti dell'istituto comprensivo, del liceo scientifico Metastasio e della scuola privata delle suore ha percorso le strade centrali fino ad arrivare davanti allo stabilimento balneare, ridotto in cenere. Il lido “Da Pietro” è andato a fuoco nella serata del 24 gennaio scorso e, sin da subito , non ci sono stati dubbi sulla matrice dolosa. Il dirigente dell'istituto comprensivo di Scalea, Saverio Ordine, ha spiegato perchè la scelta del corteo.



“Gli alunni, i docenti e il personale Ata dell’istituto comprensivo Caloprese vogliono esprimere solidarietà alla famiglia Araugio, vittima del vile atto intimidatorio e schierarsi apertamente contro la criminalità organizzata ed ogni forma di violenza”. Erano presenti, anche diversi insegnanti, cittadini, il responsabile del “Punto luce” di Scalea che ha collaborato all'organizzazione, Angelo Serio, le forze dell'ordine, i parroci di Scalea, i rappresentanti dell'amministrazione comunale con il sindaco Giacomo Perrotta. Questa sera, invece, è in programma un momento di preghiera fortemente voluto dal responsabile dell'Unità pastorale, don Fiorino Imperio. Alle 18.30 sempre, davanti allo stabilimento balneare. Il sindaco, Giacomo Perrotta, ha esteso l'invito ai colleghi del territorio. Nel corso del sit in di ieri mattina, Angelo Serio ha annunciato l'apposizione di uno striscione con lo stabilimento balneare, così com'era prima. Ha spiegato: «Lo striscione presenta il lido, com'era e come sarà, e recita: “nessun atto criminale, potrà cancellare la bellezza dei sorrisi delle persone che gestiscono e gestiranno questo lido. Nessun atto criminale, potrà cancellare la loro forza, la loro onestà e la loro voglia di ripartire. Noi siamo qui, proprio per far sentire la vicinanza della comunità di Scalea».



L'obiettivo sembra essere riuscito, per la grande partecipazione, un forte abbraccio della città ad Antonella Romeo e Carmelo Araugio. Il dirigente Saverio Ordine, ha sottolineato: «Tutti dobbiamo renderci conto di ciò che è successo, e di ciò che invece non deve succedere. Manifestiamo la nostra vicinanza e la nostra opposizione ferma e concreta. La solidarietà è preziosa. La sconfitta più grande, per alcune persone, sarebbe se a Pasqua potessimo prendere il caffè in questo locale. Se cento volte lo bruceranno, cento volte lo rifaremo”. Ferma condanna anche da parte del sindaco Giacomo Perrotta: «Scalea, ha detto, ha dimostrato da che parte sta; non è sicuramente dalla parte di quel balordo che ha fatto tutto questo. C'è un nome e cognome: 'ndrangheta. Non per l'appartenenza a determinate famiglie, ma per il comportamento e l'atteggiamento mafioso che si ha. Scalea sta dalla parte delle persone oneste, che si alzano presto la mattina e che non fanno mai mancare un abbraccio ai rispettivi figli. La fascia che indosso, rappresenta lo Stato. Il 13 giugno festeggerò il mio compleanno al lido da Pietro. I progetti sono già pronti e ce la faremo. Scalea è composta da persone oneste, quell'uno per cento di mela marcia cadrà sicuramente».



LA RIFLESSIONE DI MONSIGNOR CONO ARAUGIO

Monsignor Cono Araugio, fratello del proprietario dello stabilimento balneare andato in cenere, ha diffuso una sua riflessione. “Le immagini (quelle dei tramonti, del mare, degli scogli, che si vedono da quel tratto di costa. Ndr) – afferma don Cono Araugio - mostrano l'idea che aveva Dio quando ci ha pensato e creato Scalea. Circondata dalla bellezza dei tramonti, dalla luminosità del sole nelle sue diverse manifestazioni, dalla maestosità dei monti che la circondano adesso ricoperti della preziosa neve, che rasserena in riferimento alle tante sorgenti che la irrorano.

La bellissima scogliera molto severa ed essenzializzata nei colori, si inserisce in modo forte e sinuoso generando sensazioni sempre nuove, che completano quelle precedenti. E' impossibile parlare della bellezza dei colori, dei quali contempliamo delle percezioni inenarrabili di armonia e di pace interiore. Insomma una terra benedetta che apre alla speranza e incoraggia a costruire il futuro per se e i propri figli. Poi – commenta monsignor Cono Araugio - arriva l'uomo, si immerge in tutto questo purtroppo non sempre in modo equilibrato, rispettoso dell'armonia del creato e può capitare alcune volte che tutto questo dono di Dio venga meno. L'opera è spettacolare, ma è affidata a noi perché ne valorizziamo la bellezza e ne attutiamo le deformazione che nel tempo può aver assunto, fino a farle diventare bruttezza. Non è un'opera facile da portare avanti, ma per quanto il Signore ci dona di custodirla cerchiamo di portarla aventi con gioia ed entusiasmo da vivere e da donare. Buona giornata a tutti e guardiamo sempre avanti con coraggio avendo negli occhi e nel cuore la gioia dei nostri figli, che meritano di vivere a Scalea per come ci è stata affidata dal Signore”.





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