Crisi idrica in Calabria: lungo il Tirreno cosentino scatta l’emergenza
- miocomune.tv
- 14 lug
- Tempo di lettura: 4 min
Crisi idrica, sindaci in allarme, turnazioni e ordinanze: il territorio affronta l’estate senz’acqua è emergenza

Belvedere, 14 luglio 2025 - La Calabria è stretta nella morsa di una crisi idrica senza precedenti una vera e propria emergenza. Da settimane interi territori – dai centri urbani del Reggino ai borghi del Tirreno cosentino – convivono con interruzioni della fornitura idrica, razionamenti programmati e divieti sull’uso dell’acqua potabile.
Una crisi che nasce da un mix esplosivo: siccità persistente, reti idriche obsolete che disperdono gran parte del prezioso liquido e infrastrutture inadeguate a fronteggiare il crescente fabbisogno, specie durante il periodo estivo.

Belvedere Marittimo: Cascini incontra Sorical e Regione alla cisterna di Calabaia
Nel pieno dell’emergenza, a Belvedere Marittimo, il sindaco Vincenzo Cascini ha voluto affrontare di persona le criticità dell’approvvigionamento idrico nella zona di Calabaia. Lo ha fatto con un sopralluogo alla cisterna Sorical, accompagnato da tecnici comunali, Polizia Locale e rappresentanti della società idrica.
Sono stati sollecitati anche esponenti istituzionali: il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il capo di gabinetto e commissario Arrical Luciano Vigna, l’ingegnere Salvatore Siviglia del Dipartimento Ambiente e il presidente di Sorical Cataldo Calabretta.
«Tutti hanno dimostrato piena consapevolezza della criticità della situazione e si sono detti disponibili a collaborare in sinergia per individuare soluzioni concrete e sostenibili – ha dichiarato Cascini –. L’interesse è rivolto a garantire un’azione istituzionale efficace e orientata alla tutela del benessere dei cittadini».
Nel corso delle interlocuzioni si è discusso anche del piano operativo per il 2025, con l’intento di adottare misure strutturali. Nel frattempo, il sindaco ha annunciato il ripristino temporaneo della regolare fornitura d’acqua già da ieri pomeriggio, ribadendo però un forte appello al risparmio idrico.
San Lucido: acqua sospesa di notte nelle località Varco e San Giovanni
Anche a San Lucido, l’emergenza ha imposto scelte drastiche. Con un’ordinanza firmata dal sindaco Cosimo De Tommaso, è stata disposta la sospensione notturna dell’acqua potabile nelle località San Giovanni e Varco, fino al 31 agosto.
Il provvedimento è nato da un sopralluogo tecnico che ha certificato una significativa riduzione delle risorse idriche disponibili in quelle zone. Le fasce orarie di sospensione sono:
San Giovanni: dalle 21:00 alle 06:00
Varco: dalle 21:15 alle 06:00
L’amministrazione ha spiegato che si tratta di una misura urgente e necessaria, pensata per contenere i disagi e preservare l’efficienza del sistema idrico.
Paola: ritorna la turnazione nei serbatoi, esplode il malcontento
A Paola, la situazione si è aggravata dopo una perdita sull’acquedotto Scagliello, segnalata da Sorical. Nonostante l’intervento di riparazione, il flusso idrico è rimasto insufficiente. Su indicazione della società, è stato deciso di ripristinare la turnazione dell’acqua in sette serbatoi cittadini, con i seguenti orari:
dalle 14:30 alle 18:30
dalle 23:00 alle 05:00
«Ci scusiamo per il disagio – si legge nella nota ufficiale –. L’attenzione dell’amministrazione è massima per trovare soluzioni definitive a questa annosa emergenza».
Sulla questione è intervenuto anche Giovanbattista Marcello, esponente del Partito Democratico, che ha contestato l’ipotesi – ventilata a livello regionale – di sospendere l’erogazione agli utenti morosi.
«L’acqua è un diritto, non un privilegio. Non può essere trattata come merce né soggetta a logiche di profitto – ha dichiarato –. La Costituzione tutela i diritti inalienabili e l’ONU riconosce l’accesso all’acqua come diritto fondamentale».
Marcello ha inoltre denunciato la scandalosa inefficienza delle reti, sottolineando che oltre il 50% dell’acqua si perde per colpa delle tubature obsolete, mettendo a rischio anche la qualità dell’acqua distribuita.
Bonifati: vietati gli usi impropri dell’acqua. Multe fino a 500 euro
Nel Comune di Bonifati, il sindaco Francesco Grosso ha firmato un’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua potabile per scopi non essenziali: irrigazione, lavaggio di veicoli, riempimento di piscine.
Il provvedimento recepisce le direttive della Prefettura di Cosenza e punta a proteggere le aree collinari, spesso soggette a calo di pressione e svuotamenti delle reti. I controlli saranno affidati a Polizia Municipale, Carabinieri e Forestali, con focus sui villaggi residenziali e i parchi turistici dove si sono registrati consumi anomali.
Chi non rispetterà l’ordinanza rischia sanzioni fino a 500 euro o, nei casi più gravi, denunce penali.
«Ogni litro sprecato – si legge nel testo – potrebbe mancare nel momento del bisogno».
Sorical intensifica i controlli: al via distacchi contro gli utenti morosi
Nel quadro della crisi, Sorical ha annunciato già da alcuni mesi una nuova fase operativa per contrastare sprechi, allacci abusivi e morosità. Le azioni si basano sul regolamento REMSI di ARERA, che consente la limitazione o sospensione del servizio a chi non regolarizza la propria posizione debitoria.
I dati diffusi parlano chiaro: i crediti non riscossi superano i 7 milioni di euro. La società ha già avviato denunce penali per allacci abusivi e comminato addebiti per migliaia di euro.
L’obiettivo è duplice: migliorare l’efficienza del sistema e promuovere un uso responsabile dell’acqua, bene sempre più raro e prezioso.
Una Calabria assetata che chiede risposte concrete
La crisi idrica in Calabria è lo specchio di un sistema fragile, messo sotto pressione da clima, sprechi, carenze strutturali e gestione inefficiente. L’estate 2025 si preannuncia tra le più difficili degli ultimi decenni: i cittadini chiedono interventi urgenti, ma soprattutto una visione a lungo termine.
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