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Cosenza, sequestrati 7mila Kg di Gpl e 2mila bombole

Secondo la Guardia di finanza di Cosenza, tutte illegittimamente detenute senza le autorizzazioni delle imprese energetiche proprietarie


COSENZA - 11 dic. 20 - I Finanzieri del Comando Provinciale Cosenza hanno sottoposto a sequestro oltre 7.000 kg di Gol e circa 2.000 bombole, detenute in assenza delle autorizzazioni rilasciate dalle imprese proprietarie. Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle del Gruppo Cosenza, scaturiscono dagli ordinari servizi di controllo economico del territorio, nel corso dei quali ĆØ stata notata la frequente circolazione di alcuni furgoni sospetti lungo la strada statale 107 silana - crotonese, carichi di bombole con il marchio di una nota azienda operante nel settore energetico. Dallā€™attivitĆ  di intelligence, eseguita attraverso lā€™incrocio degli elementi acquisiti nel corso dei controlli stradali con le risultanze delle banche dati in uso al Corpo, ĆØ emerso che lā€™azienda di trasporti non era autorizzata a detenere le bombole dellā€™impresa energetica. Allā€™emergere di tali evidenze, su delega della Procura della Repubblica di Cosenza, i Finanzieri hanno eseguito una perquisizione locale presso la sede della societĆ , al termine della quale sono state sottoposte a sequestro circa 500 bombole ā€œvuoteā€, detenute allā€™insaputa dellā€™impresa proprietaria, la maggior parte delle quali recanti collaudi di sicurezza scaduti. Dagli ulteriori accertamenti effettuati sulla documentazione fiscale acquisita, ĆØ emerso che la societĆ  aveva emesso fatture per il trasporto di serbatoi vuoti, in favore di un impianto di imbottigliamento di Gpl ā€“ con sede legale a Napoli ed unitĆ  operativa ad Altomonte (CS) ā€“ anchā€™esso risultato sprovvisto dei titoli autorizzativi rilasciati dalle imprese energetiche. La conseguente attivitĆ  di perquisizione di questā€™ultimo stabilimento, allocato su una superficie di circa 10.000 mq, ha permesso alle Fiamme Gialle cosentine di accertare, in flagranza di reato, lā€™indebito imbottigliamento di bombole di proprietĆ  di altre aziende del comparto, con Gpl acquistato da altri fornitori differenti da quelli riferibili ai loghi sulle bombole. Nellā€™immediatezza dellā€™intervento, i Finanzieri, dopo aver apposto i sigilli al macchinario industriale utilizzato per riempire i recipienti ā€“ c.d. giostra di imbottigliamento ā€“ hanno effettuato il sequestro di oltre 1.500 bombole, di proprietĆ  di imprese energetiche terze, ā€œpieneā€ o in fase di riempimento di combustibile proveniente da altri canali di produzione e vendita.

Nella maggior parte dei casi, le bombole, oltre ad avere i sigilli di garanzia contraffatti:

  • - risultavano ritinteggiate, al fine di mascherarne ulteriormente la provenienza, con un colore diverso da quello originale ed identico a quello standard dello stabilimento;

  • - venivano riempite con GPL in quantitĆ  di gran lunga inferiore rispetto alla loro effettiva capienza, con lā€™intento di frodare i consumatori finali;

  • - recavano collaudo scaduto, ovvero disco con data di scadenza illeggibile; di conseguenza, non erano tecnicamente idonee allā€™immissione in commercio, poichĆ© potenzialmente pericolose per la sicurezza dei consumatori. Al termine dellā€™attivitĆ , veniva, altresƬ, sottoposto a sequestro un terreno di circa 90 mq, limitrofo allā€™impianto di imbottigliamento, adibito ad area di risulta non autorizzata, ove confluivano i rifiuti ordinari e speciali riconducibili allā€™attivitĆ  imprenditoriale. Per i due imprenditori, di cui uno giĆ  gravato da precedenti specifici di polizia, ĆØ scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Cosenza per i reati di appropriazione indebita, frode in commercio e reati ambientali. Vittime di tale meccanismo fraudolento sono i consumatori finali, i quali, sprovvisti di adeguate informazioni sullā€™origine e provenienza dei beni, sono convinti di acquistare bombole ā€œsicureā€ di proprietĆ  di imprese leader sul territorio nazionale. Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza testimoniano il concreto e costante impegno al fine di contrastare la concorrenza sleale basata su comportamenti illeciti di taluni operatori economici, i quali cercano di avvantaggiarsi sul mercato, a scapito degli imprenditori onesti, mettendo tra lā€™altro a rischio lā€™incolumitĆ  e la salute di ignari clienti.


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