Corigliano Rossano, arriva al porto di Schiavonea la nave quarantena per migranti
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Corigliano Rossano, arriva al porto di Schiavonea la nave quarantena per migranti

L'intervento del consigliere Giuseppe Graziano: «Decisione presa senza la concertazione del territorio. Non siamo preparati».



CORIGLIANO ROSSANO – In arrivo al porto di Schiavonea la nave quarantena che ospiterà migranti che giungeranno durante questa fase di emergenza coronavirus. E' quanto emerso durante la riunione in Prefettura a Cosenza. Inizialmente si doveva utilizzare il porto di Gioia Tauro. Poi la decisione di dirottare il natante nel porto di Corigliano Rossano.

L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE REGIONALE GRAZIANO

«Il provvedimento, emesso dal ministero dell’Interno, dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, con il quale individua il porto di Corigliano-Rossano quale destinazione finale della nave “GNV Aurelia” per la quarantena sanitaria dei migranti, è inammissibile perché adottato senza la preventiva e necessaria concertazione con il territorio e con le istituzioni che lo rappresentano. Bisognerà trovare una nuova collocazione per l’imbarcazione, atteso che Corigliano-Rossano ed il territorio della Sibaritide, al momento, non hanno gli strumenti sanitari e strutturali adeguati per far fronte a questa emergenza».

È quanto dichiara il presidente del gruppo Udc in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che in questo momento, anche insieme al sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, si sta adoperando per chiedere la convocazione di un incontro in Prefettura.

«Auspico – aggiunge Graziano – nel necessario ed efficace intervento della deputazione parlamentare della Sibaritide, che sono certo non tarderà ad arrivare, per scongiurare una situazione paradossale. In questo particolare momento storico Corigliano-Rossano ha a malapena gli strumenti sanitari idonei a sopravvenire alle esigenze dei cittadini in regime di normalità. Cosa succederebbe se questa povera gente in quarantena sulla nave dovesse sentirsi male o, peggio, se contagiati dovessero peggiorare la loro condizioni clinica? In quale ospedale si potrebbero curare? Sicuramente in nessuno ospedale degli ospedali del territorio. E nel caso di trasferimento in altra sede chi garantirebbe l’attuazione del rigidi protocolli anti-contagio considerate le condizioni logistiche a terra?». «Si pone, poi – precisa il Consigliere regionale -, un problema di sicurezza in un territorio in cui i presidi di pubblica sicurezza sono, sì, in attesa di essere potenziati ma in questo momento rimangono sottodimensionati. Nel caso di una fuga dalla nave chi riuscirebbe ad intercettare i fuggitivi dal momento che il porto di Corigliano-Rossano si trova a ridosso di una pianura Vastissima, la più grande della Calabria, con molteplici vie di fuga?».

«È chiaro che siamo di fronte ad una soluzione frettolosa che va urgentemente rivista soprattutto facendo leva sulla compattezza di tutti i rappresentanti istituzioni del territorio».

LA NAVE GNV AURELIA

La nave è stata noleggiata dal Viminale per consentire la quarantena degli immigrati che sbarcano in Italia. Il natante è della Gnv, Grandi navi veloci, con 293 cabine.



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